(M.Sca.) Quasi tre ore di assemblea dei soci sono servite ieri pomeriggio a decretare l'uscita di Provincia e Salara dal Consvipo. La delibera è passata, anche perchè la sola...
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«Un dato su tutti deve fare riflettere - ha affermato il presidente della Provincia Marco Trombini - A una riunione così importante, dove tra l'altro si doveva approvare anche il bilancio di previsione, era assente la Camera di Commercio (altro socio di Consvipo, ndr) e c'erano solo 14 Comuni, di cui uno con delega. Al momento di approvare la delibera che serviva a sancire l'uscita di Provincia e Salara, tre Comuni, Stienta, Trecenta e Porto Tolle, se ne erano già andati». «Come sindaco di Ceneselli mi sono astenuto, in quanto non avevo avuto alcun indirizzo da parte del Consiglio comunale, cosa che invece ho avuto dal consiglio provinciale, che ricordo è formato da vari sindaci - continua Trombini - A questo punto basta solo che un Comune nel prossimo Consiglio comunale voti no alla delibera approvata, che tutto sarà vanificato. Anche questo non va. Lo statuto deve essere modificato, così come il Consorzio va rivisto». Il sindaco di Salara Andrea Prandini ha sottolineato come l'approvazione della delibera che fa uscire il suo Comune e la Provincia sia stato il secondo passaggio: «Manca però il terzo, ossia il più significativo. L'ordine del giorno che verrà discusso nei vari consigli comunali. Certo l'uscita del 45% di quote societarie serve in ottica futura, per improntare nuovi ragionamenti e propositi per il futuro dell'ente. Le nostre uscite devono essere da sprone al nuovo Consorzio di sviluppo, a prescindere dai Comuni che ne faranno parte».
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Il Gazzettino