LA PROPOSTA MESTRE «Chiedere al Governo tutte le 23 materie come vuole fare

LA PROPOSTA MESTRE «Chiedere al Governo tutte le 23 materie come vuole fare
LA PROPOSTAMESTRE «Chiedere al Governo tutte le 23 materie come vuole fare il governatore del Veneto Luca Zaia non vuol dire nulla, anzi, significa andare allo scontro con...

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LA PROPOSTA
MESTRE «Chiedere al Governo tutte le 23 materie come vuole fare il governatore del Veneto Luca Zaia non vuol dire nulla, anzi, significa andare allo scontro con Roma».

È partendo da questa considerazione che il gruppo consiliare regionale del Partito Democratico veneto ha presentato la propria proposta di autonomia. Nove materie anziché 23, praticamente le stesse (con l'unica eccezione del commercio estero) di quelle richieste dall'Emilia Romagna. E cioè: rapporti internazionali e con l'Unione europea delle Regioni, tutela e sicurezza del lavoro, istruzione, ricerca scientifica e tecnologica, tutela della salute, protezione civile, governo del territorio, previdenza complementare e integrativa, valorizzazione dei beni culturali. Tutte le altre materie, come ad esempio la produzione e la distribuzione di energie, per il Pd è bene che restino competenza dello Stato centrale.
A illustrare la piattaforma sono stati, ieri a Mestre, il capogruppo al Ferro Fini Stefano Fracasso con i colleghi Francesca Zottis, Cristina Guarda, Orietta Salemi, Alessandra Moretti, Claudio Sinigaglia. Tutti - hanno detto - domenica andranno a votare e voteranno sì. Ma in vista dell'apertura del negoziato con il Governo hanno voluto dire subito su quali materie sarà il caso di trattare. «Noi giochiamo a carte scoperte e la nostra idea di autonomia non abbiamo paura di dirla già ora, senza aspettare il giorno dopo il referendum - ha detto Fracasso - Le materie dell'autonomia non sono una questione da trattare un tanto al chilo. Servono poche competenze e mirate. Serve avere autonomia su quelle competenze che possono davvero dare ai veneti più sviluppo e più efficienza». Quanto alle risorse, la richiesta del Pd sarà di trasferire alla Regione Veneto quanto già ora lo Stato spende per ciascuna materia. «Ma - ha aggiunto Fracasso - per alcune materie, come ad esempio i giudici di pace, potrebbe esserci l'esigenza di assumere più personale, quindi si valuterà caso per caso».

Se Zaia porterà in consiglio regionale la proposta di negoziato con 23 materie, come si comporterà il maggior gruppo di opposizione? Approverà, voterà contro o continuerà a dividersi?
Al.Va.
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Il Gazzettino