Si trasferiscono sui tavoli del bellunese Gianclaudio Bressa, sottosegretario per gli Affari regionali e del governatore veneto Luca Zaia, le preoccupazioni della Polizia...
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Tutti concordi nella salvaguardia della Polizia provinciale, si è passati alla ricerca delle reali possibilità e intese. Per Crivellari la via più probabile è quella che sia compresa fra le competenze fondamentali assegnate alle Province. «Dopo Pasqua in aula a Montecitorio dovrebbe arrivare un ddl sugli enti locali e nei mesi successivi un riordino più complessivo delle forze di polizia». Sulla necessità di non aspettare tempo e fare qualcosa subito è stata la linea sulla quale si è mosso Amidei. «Incontriamo quanto prima anche il ministro e lo stesso Zaia», ribadendo il fatto che «il problema è di tutte le Province». Sui contatti avvenuti in Regione con l'assessore Conte si è soffermata la senatrice Munerato. «La Regione ha tutte le intenzioni di mantenere la Polizia provinciale con le stesse competenze alle Province. Dò la disponibilità a portare a Roma la questione». Sulla Regione è intervenuta l'assessore Coppola. «Sarei anche per l'aumento degli effettivi, ma ci troviamo a vivere sui disagi creati da chi non conosce il territorio».
In Polesine la Polizia provinciale conta su un organico di 13 unità, 230 in Veneto, 2.700 in Italia, numeri che per l'agente provinciale Fusaro «non sarebbero poi di difficile gestione, rispettando professionalità e lavoro».
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Il Gazzettino