LA POLEMICA VENEZIA Se vorrà assistere allo spettacolo di Enrico Bertolino,

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LA POLEMICAVENEZIA Se vorrà assistere allo spettacolo di Enrico Bertolino, al Teatro Nuovo di Verona, domani sera Flavio Tosi dovrà accomodarsi in platea (sempre che trovi...

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LA POLEMICA
VENEZIA Se vorrà assistere allo spettacolo di Enrico Bertolino, al Teatro Nuovo di Verona, domani sera Flavio Tosi dovrà accomodarsi in platea (sempre che trovi posto: pare che sia già tutto esaurito). L'ex sindaco e candidato al Senato non potrà invece salire sul palco, malgrado l'invito del comico a duettare con lui, a causa del divieto imposto dal direttore artistico Paolo Valerio. Inevitabile la polemica, fra accuse di censura e richiami alla par condicio.

L'ACCUSA
Lo show di Bertolino si intitola Di male in seggio e, come spiega la produzione, si tratta di «instant theatre, spettacolo in cui narrazione, attualità, umorismo, storia, costume, cronaca, comicità, politica e satira si incontrano sulle assi di un palcoscenico». Racconta Tosi: «Lo staff dell'attore mi aveva chiesto la disponibilità di salire sul palco una ventina di minuti per rispondere a una serie di domande, che nulla avrebbero avuto a che fare coi temi della campagna elettorale ma che anzi, in qualche circostanza, avrebbero anche potuto mettermi in difficoltà, considerando l'esperienza e la sagacia di Bertolino». L'esponente di Noi con l'Italia ne è certo: «Non si sarebbe trattato certo di un comizio elettorale a mio favore. E invece Valerio ha posto il veto: Tosi non può salire sul palco. Una cosa simile non era mai capitata in nessuna città dove si è svolto lo spettacolo: vi hanno partecipato Parisi, Salvini, Martina, Fassina, Sala, nei giorni scorsi Toti e Cofferati a Genova. Solo a Verona è andato in scena un gravissimo quanto insensato atto di censura, ispirato da qualcuno che sta a Palazzo Barbieri». Il riferimento è alla sede del municipio, ora guidato dal centrodestra avverso a Tosi, malgrado l'alleanza alle Politiche.
LA REPLICA
Il direttore artistico Valerio respinge però l'accusa: «Non ho parlato con nessuno in Comune. La decisione è stata mia e l'ho presa sulla base del regolamento del Teatro Nuovo, una realtà privata a funzione pubblica (partecipata da Regione, Provincia e Comune, ndr.), il quale vieta iniziative di carattere politico se non sono aperte a tutti gli schieramenti. L'ho spiegato all'ufficio stampa di Bertolino e anche al portavoce di Tosi: il contratto firmato ad ottobre prevede uno spettacolo del solo Bertolino e gli spettatori hanno pagato il biglietto per quello. Non censuriamo nessuno, ma siamo vicini alle elezioni e quindi rispettiamo la parità di condizioni per tutti i candidati».

Angela Pederiva
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino