LA POLEMICA UDINE A Latisana ritornano le cicogne, a Palmanova si addensano nubi

LA POLEMICA UDINE A Latisana ritornano le cicogne, a Palmanova si addensano nubi
LA POLEMICAUDINE A Latisana ritornano le cicogne, a Palmanova si addensano nubi scure. La gioia e la soddisfazione di veder riaprire il punto nascita latisanese fa il paio con la...

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LA POLEMICA
UDINE A Latisana ritornano le cicogne, a Palmanova si addensano nubi scure. La gioia e la soddisfazione di veder riaprire il punto nascita latisanese fa il paio con la rabbia del sindaco della città stellata, così un territorio si spacca a metà. La decisione della giunta regionale di rendere nuovamente attivo il reparto materno-infantile di Latisana e affidare all'ospedale Palmanova le specializzazioni, ha suscitato opposte reazioni: i primi festeggiano i secondi si preparano alla trincea.

IL COMITATO
A plaudere è soprattutto il Comitato per l'ospedale Nascere a Latisana che si è battuto per rivedere attivo il punto nascita: «È una decisione che ci rende veramente felici e che, allo stesso tempo, riteniamo un primo passo sulla via del ripristino di quei servizi che in questi anni ci sono stati tolti afferma la presidente Bruna Di Luca -. Ringraziamo di cuore chi ci ha sostenuto concretamente, chi ha creduto fin dall'inizio alle nostre motivazioni, chi ci ha affiancato in questo lungo percorso durato più di sei anni. Alla luce di questa importante decisione diventa ancora più significativa la tavola rotonda che il Comitato ha organizzato per martedì 25 giugno, alle 21, al Centro Polifunzionale di Latisana, dal titolo Parliamo di Sanità. Sarà un momento di informazione spiega - con la partecipazione dei sindaci del territorio e dei consiglieri della terza commissione regionale sulla prospettiva che l'ospedale avrà all'interno della nuova Azienda sanitaria udinese, su quali saranno i servizi di cui potrà disporre e, non meno importante, su quale sarà il ruolo che il punto nascita sarà chiamato a giocare dopo le decisioni assunte dall'amministrazione regionale».
PALMANOVA

Basta percorrere pochi chilometri per catapultarsi in tutt'altro clima. Nella città stellata si respira aria di rivolta e stamattina alle 10.30 molti palmarini, il sindaco Francesco Martines in testa, partiranno alla volta di piazza Oberdan a Trieste, per una mobilitazione popolare davanti alla sede del consiglio regionale, che è chiamato a votare tra oggi e domani l'ordine del giorno della giunta che sancisce la chiusura del punto nascita di Palmanova. «Siamo ancora in tempo per impedire che l'aula approvi questa decisione scellerata, fuorilegge e dannosa tuona Martines -. Ora chiudono il punto nascita e a breve chiuderanno il pronto soccorso, riducendo quello di Palmanova, fiore all'occhiello della sanità regionale, ad un ospedale minore. Ogni Consigliere regionale che voterà questo provvedimento dovrà rispondere della sue azioni, di aver disprezzato le persone che lo hanno votato, i contributi scientifici degli operatori medici e la volontà di 23 amministrazioni rappresentanti del territorio». Nel frattempo continua la raccolta firme nei 25 Comuni aderenti e su internet con l'obiettivo di arrivare a quota 10mila: «Serve un movimento di popolo aggiunge il sindaco - l'impegno di tutti, per evitare chiusure incomprensibili» Toni alti dicono a Latisana: «La nota amara di questo momento di gioia», commenta il comitato. E su questo fulmine a ciel sereno interviene anche il segretario provinciale di Forza Nuova che esprime perplessità per la decisione della giunta regionale: «Non ci pare proprio la scelta corretta».
Lisa Zancaner
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino