LA POLEMICA sui profughi

LA POLEMICA sui profughi
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Mensa per i richiedenti asilo più vicina, mentre resta in alto mare la ricerca di un immobile che possa ospitare il dormitorio. A due settimane dall'incontro al tavolo della Prefettura che ha mandato in soffitta il progetto di via Rotate in cambio dell'impegno a individuare soluzioni alternative e mentre da tutte le parti si auspicano tavoli fra i sindaci per affrontare la questione dell'accoglienza, nessun Comune sembra essersi fatto avanti per mettere a disposizione una struttura.

E il comitato pordenonese della Croce rossa deve anche fare i conti con i suoi limiti territoriali, dal momento che la competenza sul territorio provinciale è suddivisa fra diversi gruppi. A conclusione del tavolo, il prefetto Maria Rosaria Laganà aveva evidenziato l'ampia condivisione dell'obiettivo della Croce rossa «e la bontà del progetto che cerca di affrontare il problema dei richiedenti asilo: un'iniziativa che va apprezzata e favorita». D'altra parte, però, aveva sottolineato le criticità di questo specifico progetto e auspicato la ricerca «di percorsi diversi, con la collaborazione di tutti noi. Ipotizziamo alcune soluzioni - aveva proseguito - che saranno immediatamente verificate: non è un rinvio sine die, ma qualcosa che va fatto nell'immediatezza».
Nessuna indicazione precisa sul fatto che la nuova struttura potesse essere individuata comunque sul territorio di Pordenone o andasse cercata altrove, anche se il sindaco Alessandro Ciriani si era poi espresso in modo categorico contro la prima possibilità. Un vincolo che pone non pochi problemi alla Croce rossa, considerato appunto che, spiega Giovanni Antonaglia, «il nostro gruppo ha una competenza limitata solamente a una parte del territorio provinciale, che esclude per esempio anche Comuni vicini come Azzano Decimo». Era invece stata indicata come prioritaria l'individuazione di uno spazio da adibire a mensa, visto anche che lo quello di via Cappuccini utilizzato senza particolari problemi in questi mesi ha, di fatto, gli stessi limiti che avrebbe avuto il refettorio di via Rotate. Su questo fronte, i tempi dovrebbero essere decisamente più brevi. «Abbiamo individuato una struttura che potrebbe essere adatta nella zona della Comina - spiega ancora il presidente della Croce rossa - ma attendiamo che passino questi giorni di vacanza per poter incontrare il prefetto e il sindaco e confrontarci con loro». La nuova struttura sarebbe dunque destinata, con il consenso della Prefettura e del Comune, a prendere il posto dello spazio di via Cappuccini utilizzato attualmente per la distribuzione dei pasti serali.

Intanto arrivano nuove segnalazioni di persone che trascorrono la notte all'aperto non solo nei luoghi ormai abituali come il fossato che corre accanto alla caserma Monti e il parcheggio del Bronx, ma anche in parcheggi condominiali e aree private: di ieri la segnalazione di una persona che ha dormito, avvolta in qualche coperta, davanti a un ingresso nella zona del condominio Corte del bosco, fra viale Dante e viale della Libertà.
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Il Gazzettino