LA POLEMICAROMA In un plesso dell'istituto ci studiano i ragazzi «dell'alta borghesia» assieme ai figli «di colf e badanti che lavorano per le loro famiglie», mentre nella...
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ROMA In un plesso dell'istituto ci studiano i ragazzi «dell'alta borghesia» assieme ai figli «di colf e badanti che lavorano per le loro famiglie», mentre nella sede che si trova «nel cuore del quartiere popolare di Monte Mario» siedono tra i banchi alunni di «estrazione sociale medio-bassa». Finisce nella bufera l'istituto comprensivo di via Trionfale di Roma per il testo di presentazione della scuola pubblicato sul proprio sito, un testo che tra le informazioni logistico-didattiche fornisce anche un presunto spaccato sociologico che finisce per essere classista descrivendo, attraverso l'estrazione sociale, la ripartizione degli studenti nelle varie sedi scolastiche.
Una bufera che spinge la dirigenza dell'istituto nel pomeriggio ad eliminare dalla pagina web il passaggio incriminato. Poi il consiglio di istituto precisa che si trattava di «una mera descrizione socioeconomica del territorio secondo le indicazioni del Miur» e che non c'era nessun intento discriminatorio. Ma intanto le parole, poi cancellate, che campeggiavano sul sito web della scuola dal 2011 infiammano la polemica.
La ministra Lucia Azzolina ricorda che «la scuola dovrebbe sempre operare per favorire l'inclusione: descrivere e pubblicare la propria popolazione scolastica per censo non ha senso, mi auguro che l'istituto romano possa dare motivate ragioni di questa scelta. Che comunque non condivido». Tuona anche dall'Associazione dei presidi: «No a forme di categorizzazioni superficiali e inutili» ha sottolineato Mario Rusconi, presidente dell'Anp-Lazio.
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Il Gazzettino