LA POLEMICAPORDENONE Per tutti, è la candidata del centrosinistra che ha detto no al centro per minori a Vallenoncello. Questa l'accusa che per due volte il sindaco Alessandro...
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PORDENONE Per tutti, è la candidata del centrosinistra che ha detto no al centro per minori a Vallenoncello. Questa l'accusa che per due volte il sindaco Alessandro Ciriani le ha lanciato in consiglio comunale, pur senza nominarla. Ora Maria Elena Klugmann prende carta e penna e scrive ai capigruppo. E lo fa per chiarire, prima di tutto, che il suo intervento all'assemblea pubblica del 10 marzo scorso era solo un invito alla cautela. E che a sbraitare era stata invece una candidata del centrodestra. L'occasione era la presentazione dei due progetti della Giunta per la sistemazione delle case comunali di via Prata: uno prevedeva l'insediamento di una sorta di casa-famiglia per otto-dieci minori. «Nel mio pacato intervento - spiega Klugmann - consigliai un approccio cauto, perché il quartiere aveva sofferto un eccessivo ricorso a nuovi insediamenti di stranieri nelle case Ater. Il sindaco ora dice che in quella riunione mi dichiarai contraria ad accogliere gli immigrati. Un sindaco di destra-destra - commenta - mi insegna come essere di sinistra. Lo stesso sindaco che fa dormire le persone nei fossi a dieci gradi sottozero e non permette alla Croce Rosa di aprire un dormitorio». E precisa: «Chi ha fatto una piazzata sbraitando non sono stata io, ma un'altra persona residente in via Prata con simpatie politiche di destra». Ora l'intento dell'amministrazione è portare in via Prata un'esperienza sviluppata a Malmoe, in Svezia, un centro di Servizi sociali all'interno e integrato con un quartiere di edilizia pubblica: «Con il finanziamento regionale di 400mila euro - diceKlugmann - e il ricavato della vendita di via Prata avrebbe più senso un progetto di edificio nuovo, adatto allo scopo e in una posizione che lo renderebbe simile a Malmoe. Una grande disponibilità di spazio si trova a cavallo, o di lato ai due recenti fabbricati Ater di via Brugnera 13».
l.z.
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Il Gazzettino