LA POLEMICA PADOVA Non ci stanno Elena Cappellini (in foto) ed Enrico Turrin,

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LA POLEMICAPADOVA Non ci stanno Elena Cappellini (in foto) ed Enrico Turrin, consiglieri comunali di Fratelli d'Italia, agli attacchi sferrati dal senatore leghista Massimo...

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LA POLEMICA
PADOVA Non ci stanno Elena Cappellini (in foto) ed Enrico Turrin, consiglieri comunali di Fratelli d'Italia, agli attacchi sferrati dal senatore leghista Massimo Bitonci. I due abbandonano la linea del silenzio e sferrano un duro attacco all'ex sindaco, che giudicano un ostacolo all'unità del centrodestra in quanto troppo concentrato su se stesso e pronto a vedere nemici ovunque.

«Ci sentiamo obbligati a rispondere ai continui attacchi personali che arrivano da Bitonci che, invece di elaborare il lutto della sua personale sconfitta, cerca di scaricare continuamente la colpa sugli alleati e su quanti hanno contribuito al risultato della sua Lista civica evitandogli una disfatta peggiore - ha affermato Cappellini - Ci preme anche ricordare come il primo ad abbandonare la lista che porta il suo nome sia stato proprio lui quando ha optato, peraltro legittimamente, di rappresentare in consiglio la Lega».
Un partito alleato ed amico, come hanno sottolineato i due consiglieri, «con i cui esponenti in consiglio comunale si è instaurato un ottimo rapporto di fiducia, stima e collaborazione reciproca, nell'operare in opposizione alla sinistra che governa la città. A fronte di queste considerazioni, il continuo tentativo di Bitonci di gettare fango su tutto ciò che non sia egli stesso. Un atteggiamento che ci pare perfino in contrapposizione con le linee del suo partito e dei suoi colleghi - ha rincarato Turrin - un modo di agire che indebolisce non tanto noi, ormai avvezzi al suo atteggiamento, ma tutto il centrodestra che dovrebbe invece concentrarsi nell'opera di ricostruire una coalizione vincente per le prossime elezioni comunali del 2022 ed il cui ostacolo maggiore, a questo punto, sembra essere proprio Bitonci stesso».
Queste non sono le uniche critiche rivolte da FdI all'ex sindaco. I consiglieri respingono con forza al mittente anche l'accusa di tradimento profferita da Botonci in quanto Cappellini e Turrin furono eletti alle ultime amministrative nella Lista Bitonci per poi uscirne insieme a Matteo Cavatton per dar vita a Libero Arbitrio, prima di approdare al partito di Giorgia Meloni.

«Ci rendiamo conto che per puro tornaconto personale egli preferisca la vittoria degli avversari piuttosto di qualcun altro rappresentante del centrodestra che possa definitivamente archiviare la sua breve comparsata a Padova. Crediamo fermamente che non sia cosi che si comporta un leader, quale egli stesso si ritiene, né è cosi che dimostra di anteporre il bene dei padovani al proprio - ha puntualizzato Cappellini - quanto al lamentato tradimento, fu lo stesso ex primo cittadino a chiederci di aiutarlo a rafforzare, con la nostra candidatura, la sua lista civica. Una mossa dal chiaro intento ossia quello di depotenziare i partiti che lo sostenevano, in primis la Lega».
L.M.
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Il Gazzettino