LA POLEMICA BELLUNO «Un cartello di divieto di sosta sul muro di sinistra?»:

LA POLEMICA BELLUNO «Un cartello di divieto di sosta sul muro di sinistra?»:
LA POLEMICABELLUNO «Un cartello di divieto di sosta sul muro di sinistra?»: utilizza una battuta il consigliere Raffaele Addamiano (di Obiettivo Belluno). Che nel corso...

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LA POLEMICA
BELLUNO «Un cartello di divieto di sosta sul muro di sinistra?»: utilizza una battuta il consigliere Raffaele Addamiano (di Obiettivo Belluno). Che nel corso dell'ultima assemblea comunale, infatti, tra i tanti temi trattati ha prestato molta attenzione alla petizione popolare riguardante, in prospettiva, la pedonalizzazione del centro storico (oltre che il trentennale della caduta del Muro di Berlino). Il consigliere non utilizza formule morbide, anche se pur sempre diplomatiche, per etichettare l'amministrazione Massaro come «inadeguata e inefficace» a risolvere il problema legato alla petizione.

IERI, OGGI E...
Un tema, quello della pedonalizzazione del centro storico, che ha visto confrontarsi molte amministrazioni: da quella di Ermano De Col, Celeste Bortoluzzi, da Antonio Prade a Jacopo Massaro, il quale - benché ci siano stati diversi tentativi di risolvere la questione degli stalli di piazza Duomo - la stessa, soprattutto nelle sere dei fine settimana, risulta essere costipata di vetture. «Trattando, dunque, la richiesta di oltre 130 residenti di far rispettare i divieti di sosta nella Piazza del Duomo e in Piazza delle Erbe, va detto che lo strumento democratico adottato per la prima volta in oltre sette anni dalla popolazione e, cioè, la petizione prevista dall'articolo 63 dello Statuto Comunale, è palesemente l'indice della negligenza assoluta della politica dell'attuale giunta incalza Addamiano . In altri termini, se è stato necessario far attivare i bellunesi mediante una ampia e libera raccolta di firme, questo significa che la misura era colma e che non vi era più altro strumento per richiamare l'attuale compagine di governo del Capoluogo ai suoi più elementari doveri e, cioè, semplicemente di dare seguito con le appropriate sanzioni a comportamenti incivili troppo a lungo tollerati con grave lassismo dall'amministrazione cittadina».
E ALLORA?

Il consigliere di Obiettivo Belluno argomenta: «O si tolgono i divieti di sosta, da anni apposti e mai fatti rispettare, oppure, più coerentemente e correttamente, li si lasciano e si comincia finalmente a punire chi li viola deturpando l'immagine di due delle più belle piazze della nostra città. È risultato paradossale e schizofrenico l'atteggiamento tenuto la sera del Consiglio dalle forze della maggioranza di sinistra che hanno proposto, votato e fatto approvare un ordine del giorno che invita testualmente il sindaco e la giunta a porre in essere ogni azione utile a rendere effettivo il divieto di sosta in piazza Duomo e in Piazza delle Erbe, così come indicato nella segnaletica stradale». Come a dire «urgente mozione d'ordine al sindaco che noi sosteniamo per fargli fare una cosa che lui sa che andava fatta dal 2012 e che, però, per colpa grave, non ha mai inteso attuare. E questo a cominciare da quell'automobilista maleducatissimo che proprio la sera dell'assemblea ha parcheggiato la sua autovettura esattamente di fronte all'ingresso di Palazzo Rosso, fidando, al riguardo, nella pluriennale, intollerabile tolleranza degli amministratori progressisti», conclude Addamiano, con questa stoccata finale.
Federica Fant
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Il Gazzettino