LA PIAGA PADOVA Da anni in prima linea sul fronte della promozione del ciclismo

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LA PIAGA

PADOVA Da anni in prima linea sul fronte della promozione del ciclismo urbano e della lotta contro la piaga dei furti di biciclette in città, gli attivisti dell'associazione Movimento del buonsenso hanno redatto una mozione, depositata nei giorni scorsi in Consiglio comunale, per mano della consigliera Elena Cappellini. «La bicicletta è il mezzo più economico ed ecologico per muoversi in città - spiega il presidente del Movimento, Alberto Casagrande - ma per moltiplicare il numero di ciclisti è indispensabile in primo luogo combattere i ladri di biciclette. Il timore di essere derubati, infatti, insieme a quello di essere investiti, rappresenta una delle principali cause che ostacolano la crescita del ciclismo urbano. A ciò si somma un diffuso sentimento di rassegnazione di fronte al racket che spinge molti a non sporgere denuncia, e magari ad alimentare il circolo vizioso, acquistando nuove biciclette a buon prezzo dagli stessi ricettatori ai giardini dell'Arena». Lo scorso anno, l'associazione ha realizzato un sondaggio su un campione di mille padovani, da cui è emerso che circa il 60% degli intervistati utilizza la bicicletta per spostarsi nel territorio comunale. Oltre la metà (52%), ha subito almeno un furto, il 25% più di uno, (in media due o tre), mentre solo il 23% del campione ha affermato di non essere mai stato derubato del velocipede. Dal sondaggio è inoltre emerso i sistemi più efficaci per contrastare i furti sarebbero la realizzazione di parcheggi custoditi per mezzi a pedali, (valutazione di 8,7 su 10), seguita da rastrelliere di qualità (8,1), videosorveglianza (7,6), sito web comunale con foto delle biciclette ritrovate, sequestrate o rimosse (7,3), e marchiatura biciclette (7). «Di qui le richieste della mozione», osserva Casagrande. Ovvero: realizzare un monitoraggio dell'attuale dotazione di rastrelliere per biciclette presenti in città, creare, grazie anche alle segnalazioni di cittadini e associazioni, nuovi punti di raccolta dei mezzi sulla sede stradale, mediante sistemi all'avanguardia che permettano l'allacciamento sia della ruota che del telaio, allestire parcheggi custoditi per biciclette nei punti nevralgici del centro storico, come stazione, piazze, istituti universitari, ospedale, anche a pagamento e/o abbonamento. E ancora: «Come completamento dell'attuale sistema di marchiatura conclude il presidente- si domanda l'istituzione del Registro comunale delle biciclette, ove inserire, oltre ai dati del proprietario e dei possibili conducenti, anche materiale fotografico volto a favorire il rinvenimento del mezzo in caso di furto».

Isabella Scalabrin
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Il Gazzettino