La pelliccia costa troppo poco: il pacco non è truffa

La pelliccia costa troppo poco: il pacco non è truffa
IN TRIBUNALEBELLUNO Acquista via internet una pelliccia che pensa essere di cincillà pagandola 400 euro. Crede di fare un grande affare, ma le arriva un capo che non ha nulla del...

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IN TRIBUNALE
BELLUNO Acquista via internet una pelliccia che pensa essere di cincillà pagandola 400 euro. Crede di fare un grande affare, ma le arriva un capo che non ha nulla del morbido roditore. E denuncia l'autore dell'annuncio, che però viene assolto dal giudice. Lei, che è una che se ne intende, lo sapeva bene che una pelliccia di quel genere costa sugli 8 mila euro (arrivando a cifre ben superiori), ma pensava di aver fatto bingo, intercettando quell'annuncio. Quando si è accorta che aveva pagato per un giacca che non corrispondeva alle sue aspettative, e poiché non poteva rinviarla a chi gliel'aveva spedita, ha denunciato il napoletano Giovanni Direda per truffa via internet. Ieri mattina, però, il giudice Raffaele Riposati dopo aver ascoltato i testimoni e visto la documentazione delle indagini - l'ha assolto, accogliendo la richiesta dell'avvocato dell'imputato, Enrico Rech che sosteneva come una persona di media avvedutezza non poteva pretendere di pagare una pelliccia di cincillà 400 euro, quando ne costa sul mercato parecchi euro in più. Il pubblico ministero, in aula, ha invece sostenuto che si trattava di una truffa bella e buona: si metteva in vendita un prodotto, ma l'acquirente ne aveva ricevuto un altro. I fatti risalgono al 2013 e l'annuncio era stato visionato dal portale Subito.it. Una signora bellunese, appassionata di capi costosi, aveva notato la messa in vendita della pelliccia di cincillà, che sono un genere di roditori originari del sud America, più precisamente vengono dalla zona delle Ande. Invogliata da un acquisto così raro e ritenendo affidabile il mittente ha proceduto ad effettuare il pagamento. Peccato che quando ha ricevuto il pacco al suo interno non c'era l'oggetto dei suoi desideri, ma una comune pelliccia di scarsa qualità, che non aveva grande attinenza coi i cincillà.

Fe.Fa.
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Il Gazzettino