LA PAURAPADOVA Il nomade Mercedes Seferovic accusato di tentato omicidio, difeso dall'avvocato Leonardo Arnau, ha chiesto di poter patteggiare la sua pena. Vorrebbe derubricare il...
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PADOVA Il nomade Mercedes Seferovic accusato di tentato omicidio, difeso dall'avvocato Leonardo Arnau, ha chiesto di poter patteggiare la sua pena. Vorrebbe derubricare il reato in tentate lesioni gravissime per un anno e sei mesi di pena. Il pubblico ministero Sergio Dini, titolare delle indagini, si è riservato di decidere. Sabato 11 novembre dell'anno scorso, al volante del suo furgone, Seferovic ha cercato di investire gli avventori del pub Gasoline all'Arcella. È stato fermato e messo agli arresti domiciliari con l'accusa di tentato omicidio plurimo, rissa, lesioni, danneggiamento, guida senza patente e guida in stato di ebrezza. Il sostituto procuratore ha ordinato una consulenza tecnico-dinamica ed è emerso che il rom avrebbe potuto uccidere. Se una persona fosse stata presa in pieno dal camion e spinta contro un ostacolo, sarebbe morta sul colpo. Il nomade al giudice aveva detto: «Ero confuso, ho sbagliato manovra». Mercedes Seferovic quel sabato notte al rifiuto del proprietario del pub Gasoline di somministragli ancora alcolici perchè ubriaco, ha perso la testa. Prima ha pestato il titolare provocando una rissa, poi è uscito dal locale, si è messo al volante del furgone e lo ha lanciato a tutta velocità contro decine di ragazzi all'esterno della birreria, convinti di essere vittime di un attacco terroristico.
M.A.
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Il Gazzettino