LA PARTITA A4 TRIESTE Ci vuole una norma di legge. E andrà inserita nella

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LA PARTITA A4TRIESTE Ci vuole una norma di legge. E andrà inserita nella prossima legge di stabilità. La dea bendata comincia a sorridere sull'orizzonte, finora carico di nubi...

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LA PARTITA A4
TRIESTE Ci vuole una norma di legge. E andrà inserita nella prossima legge di stabilità. La dea bendata comincia a sorridere sull'orizzonte, finora carico di nubi minacciose, di Autovie Venete e della nuova concessione autostradale sulla Venezia-Trieste. Il tempo stringe e la complessa ma maledettamente importante vicenda della concessione in house fino almeno al 2038 dev'essere sciolta nel breve periodo. Anche perché poi occorrerà presentarsi alla Commissione europea e conseguirne il benestare.

Due, soprattutto, sono i fattori di spinta: sono due uomini con le loro volontà. Il primo è Graziano Delrio, ministro delle Infrastrutture, sempre più convinto dell'opportunità di praticare la strada della concessione rilasciata dal pubblico (lo Stato) a un altro pubblico (la Regione Friuli Venezia Giulia). Il secondo si chiama Arno Kompatscher e presiede la Provincia autonoma di Bolzano, quel Sud-Tirolo che assieme all'altrettanto autonoma Provincia di Trento punta a risolvere la partita della concessione dell'A22 Autobrennero, da attribuire parimenti in regime in house come servizio pubblico.
E siccome la Provincia di Bolzano, con ancor migliore assertività della Regione Fvg, sta cingendo d'assedio il Governo e non mette nemmeno lontanamente in preventivo un eventuale fallimento dell'operazione, ecco che la prognosi di successo si fa adesso più concreta.
Non mancano i distinguo della burocrazia, perché nella vicenda Autovie e dopo Autovie non ci facciamo mancare niente, come chiosano vecchie volpi interne alla società. È evidente che la soluzione voluta dal ministro è una pratica innovativa. Ma è espressamente prevista dall'ordinamento europeo con la Direttiva 23 del 2014. Quindi se pol, per parafrasare al contrario il consumato modo di dire triestino.
Ma come si fa operativamente? Si concede la rete autostradale alla Regione per il tramite di una società da essa controllata e interamente pubblica, nel caso del Fvg con la possibilità di ingresso dell'Anas quale socio di minoranza al fianco del Veneto, da sempre socio istituzionale in Autovie.

Maurizio Bait
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino