La parrocchia di Codroipo si mette online in una settimana raggiunti i 3mila contatti

La parrocchia di Codroipo si mette online in una settimana raggiunti i 3mila contatti
IL CASOUDINE In una settimana 3mila contatti e tra venerdì e domenica 680 persone hanno scaricato il materiale predisposto per preparare la Via crucis quaresimale e vivere la...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
IL CASO
UDINE In una settimana 3mila contatti e tra venerdì e domenica 680 persone hanno scaricato il materiale predisposto per preparare la Via crucis quaresimale e vivere la messa domenicale in casa.

Sono i numeri registrati negli ultimi giorni dal sito web della parrocchia di Codroipo dove il parroco, monsignor Ivan Bettuzzi, ha ripensato lo spazio virtuale per ridare online gli spazi e i ritmi cui la comunità parrocchiale ha dovuto rinunciare ai tempi del Coronavirus.
Così, chiusura delle chiese e sospensione di tutte le attività che comportino contatto tra le persone a Codroipo è significato continuare ad essere comunità attraverso le connessioni che la Rete permette. Ne è scaturito un sito molto colorato, ricco di finestre da cui emergono stimoli diversi: c'è la notizia in evidenza (Preghiera in famiglia), il percorso In cammino verso la Pasqua, le omelie quaresimali, le «Riflessioni nei giorni del coronavirus», con testi dai titoli che invitano a leggere. Per esempio, «Ester, il ribaltamento della cattiva sorte»; «L'indispensabile superfluo», «Quarantina e quarantena, per citarne solo alcuni.
Già oggi la pagina si arricchirà di un'ulteriore rubrica: «I selfie che ci stanno inviando le famiglie», aggiorna monsignor Bettuzzi, ovvero le fotografie scattate in casa per raccontare i momenti di preghiera negli spazi creati appositamente all'interno delle proprie case. Un suggerimento dato dal parroco, perché «come per tutti i gesti importanti, i preliminari sono importanti», spiega. «Lo hanno capito i bambini, che spostano, mettono sedie e poltrone in cerchio per riunire la famiglia in preghiera o i ragazzi che hanno preparato la tavola con la tovaglia e i fiori...».
Saranno così pubblicate le foto di questi momenti, «per continuare a sentirci comunità».
Riorganizzando il sito, monsignor Bettuzzi ha pensato «al nostro oratorio, a tutto ciò che propone: le conferenze sono diventate le riflessioni del giorno, gli incontri di catechesi si sono trasformati in materiali da poter usare per costruire il proprio percorso quaresimale, le omelie uno stimolo alla riflessione settimanale».
L'AVATAR
È come se fosse stato creato un avatar: «Siamo una realtà, ma abbiamo nel web un luogo che ci assomiglia», sottolinea il parroco, evidenziando l'importanza fondamentale che nella vita di ogni persona hanno lo spazio e il tempo. «È connaturata la necessità di avere luoghi di riferimento, ritmi, abitudini: la condizione che stiamo vivendo ha improvvisamente scardinato l'ordine personale di ciascuno e la fluttuazione è generatrice di angoscia e panico», ragiona il sacerdote.
Da qui l'importanza, «di un'attenzione alla persona nel suo insieme, agli aspetti emotivi, spirituali, oltreché medici, per sapere, sapientemente, recuperare spazio e tempo».
Non per nulla, ricorda, «si è detto che gli ebrei sono sopravvissuti senza il Tempio perché avevano come cattedrale il tempo. Cioè sapevano gestirlo». E l'invito vale anche per queste giornate, ritrovando un proprio ordine. I parrocchiani stanno dimostrando di apprezzare, tanto che il sito web «si sta autoalimentando, con testi, riflessioni, segnalazioni che stanno creando un flusso continuo».

Antonella Lanfrit
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino