La palpa nella rissa: «Violenza sessuale»

La palpa nella rissa: «Violenza sessuale»
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TREVISO - Pieno centro cittadino a Treviso, a pochi metri da Ponte San Martino. È una serata di novembre del 2013 quando in un locale poco distante dal McDonald's scoppia una furibonda rissa. Botte, calci e pugni e un ventenne della città che finisce in ospedale con il setto nasale rotto e contusioni varie giudicate guaribili in venti giorni. A scatenare il pandemonio sarebbero state delle pesanti avances a una ragazza, che denuncia anche di essere stata toccata in modo particolare ad un gamba. Ed è quel gesto, interpretato come molesto, ad aver avviato la scazzottata fra tre, forse cinque giovani dentro il locale.

Per quei fatti ora sono a processo in due, di cui uno di origine straniera. Per entrambi l'accusa è di ingiuria e percosse, ma per il trevigiano, oggi 23enne, la posizione è più delicata perché su di lui pende anche l'imputazione di violenza sessuale per quella palpata alla gamba. La difesa di quest'ultimo, rappresentata all'avvocato Maccagnani, si è affidata alle testimonianze di alcuni presenti secondo cui, appena iniziata la rissa, il giovane sarebbe stato letteralmente trascinato fuori e non avrebbe partecipato al pestaggio, di cui sarebbero stati invece protagonisti, oltre che l'altro imputato, altri due individui mai identificati. Ma soprattutto quel tocco alla gamba della ragazza sarebbe stato accidentale, non voluto e certamente per nulla molesto. Per questo, il 20 giugno, sarà chiamata a deporre la ragazza.
Denis Barea
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Il Gazzettino