LA NOVITÀ TREVISO Mercatini con bancarelle tutte uguali, stesse forme, stessi

LA NOVITÀ TREVISO Mercatini con bancarelle tutte uguali, stesse forme, stessi
LA NOVITÀTREVISO Mercatini con bancarelle tutte uguali, stesse forme, stessi colori e tanti prodotti di qualità. La Giunta si prepara a varare un nuovo regolamento per...

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LA NOVITÀ
TREVISO Mercatini con bancarelle tutte uguali, stesse forme, stessi colori e tanti prodotti di qualità. La Giunta si prepara a varare un nuovo regolamento per autorizzare le esposizioni temporanee in centro, quelle tipiche del periodo natalizio e punti di forza delle tante manifestazioni all'aria aperta in programma durante l'anno. Chi desidera approdare a Treviso con i propri prodotti, dovrà sottostare a una prescrizione di uniformità: mercatini sì, ma ordinati, possibilmente con casette, gazebo o banconi tutti uguali. Anzi: allegata alla domanda per poter occupare piazze e vie della città, dovrà essere allegato anche un progetto fotografico con l'esatto tipo di bancarella che si vuole utilizzare. Basta alle improvvisazioni o ai furgoni espositivi parcheggiati in piazza: «Vogliamo mercatini di qualità sia per il prodotto esposto, sia per la cornice espositiva», spiega Andrea De Checchi, assessore alle attività produttive.

PRESCRIZIONI
«Come tutti gli anni in questo periodo cominciano ad arrivare le richieste di prenotazione per le piazze e le vie dove portare i mercatini in programma nel 2019 - spiega De Checchi - la novità vera è che, nel dare l'assenso sia in periodi festivi che ordinari dell'anno, vogliamo inserire una prescrizione: da adesso in avanti tutti i mercatini dovranno puntare a uniformità e omogeneità. Devono cercare di avere una sorta di banco uguale per tutti gli espositori nei colori e nelle forme, così da dare coerenza». L'indicazione sarà precisa. De Checchi non entra nel particolare, ma l'intenzione è di non vedere più bancarelle variopinte con teloni dai colori sgargianti e tutti diversi, come accaduto sotto la Loggia dei Trecento durante l'Epifania: «Non voglio fare esempi specifici perché spiacevoli - precisa - ma tendenzialmente vorremmo che, in alcune aree città, le manifestazioni mantenessero un certo decoro. Nessuno però si deve spaventare: ci sarà tutto il tempo per uniformarsi con il massimo aiuto da parte dell'amministrazione. Il nostro desiderio è di arrivare entro la fine del mandato a dare uniformità a tutte le manifestazioni previste in città».
LA FORMA

De Checchi punta, insomma, a un'immagine più ordinata in manifestazioni che di organico, fino a oggi, hanno avuto ben poco. Ma la linea della giunta Conte è questa fin dall'inizio: stop ai mercatini troppo generalisti e qualità da elevare. E il primo passo riguarda la forma: «Abbiamo sempre detto che vogliamo investire nella qualità, e nell'estetica, complessiva dell'arredo urbano e di quegli elementi di arredo che vanno a caratterizzare la nostra città anche per un periodo limitato di tempo - ribadisce il vicesindaco - non vogliamo più vedere disordine o elementi che anziché impreziosire un'attività mercatale vadano a impoverirla per la loro disorganizzazione. Vorremmo arrivare ad avere elementi costanti di alta qualità sia nel prodotto che nell'esposizione». E infine precisa: «Non deve esserci per forza sempre lo stesso gazebo o la stessa bancarella. La tipologia può variare a seconda del mercatino, ma all'interno dello stesso mercatino deve esserci omogeneità. Mi spiego: possono esserci casette o gazebo, l'importante è che siano di colori e dimensioni uguali. Avere bei mercatini, sia in termini di prodotto che di strutture, agevolerà gli stessi mercatini, la città e tutte le attività commerciali».
Paolo Calia
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Il Gazzettino