LA NOVITÀ PORDENONE È ufficiale, a seguito dell'approvazione dell'assestamento

LA NOVITÀ PORDENONE È ufficiale, a seguito dell'approvazione dell'assestamento
LA NOVITÀPORDENONE È ufficiale, a seguito dell'approvazione dell'assestamento di bilancio, la creazione di un fondo regionale di 2,6 milioni per abbattere i costi, possibilmente...

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LA NOVITÀ
PORDENONE È ufficiale, a seguito dell'approvazione dell'assestamento di bilancio, la creazione di un fondo regionale di 2,6 milioni per abbattere i costi, possibilmente fino alla gratuità se le risorse lo consentiranno, dei test molecolari e antigienici rapidi per l'ottenimento del green pass Covid 19 per i minori residenti in Friuli Venezia Giulia e di altri cittadini residenti che, per motivi sanitari certificati, non possono accedere alla vaccinazione. Il provvedimento, presentato con un emendamento dei capigruppo della maggioranza Fdi, Fi, Lega e Progetto Fv/Ar, è stato accolto dall'aula e prevede che la Direzione centrale competente in materia di salute proceda, a seguito di specifico accordo o convenzione con i soggetti pubblici o privati autorizzati ad effettuare i test, a definire la misura dell'abbattimento, anche ad integrazione delle analoghe misure previste da disposizioni statali. Qualora con successiva normativa statale venisse prevista per queste categorie di persone l'abbattimento del costo del test fino alla loro gratuità, «la giunta si legge nella norma è autorizzata a individuare ulteriori categorie di beneficiari alle quali estendere quanto previsto». Così come dovessero avanzare fondi. L'iniziativa è stata avviata pensando in particolare al prossimo anno scolastico e «di fronte alla scelta difficilissima quale quella di vaccinare o meno i minorenni ha spiegato il capogruppo di FdI, Claudio Giacomelli in fase di presentazione dell'iniziativa -, vogliamo dare la possibilità di scegliere a tutti, anche a chi, non potendo permettersi il tampone, potrebbe essere vincolato da ragioni economiche». Il compito della politica ha aggiunto il capogruppo della Lega Mauro Bordin, «è di prendere atto della vita reale in cui una parte ancora significativa delle persone non è vaccinata. Tante famiglie prenderanno una decisione solo nelle prossime settimane, soprattutto per quanto riguarda i loro figli. Questa misura che si affianca alle altre per il reinserimento a scuola». Si tratta di «un segnale importante», ha aggiunto il capogruppo di FI, Giuseppe Nicoli; è una scelta che «risponde alla fotografia della società», ha considerato il capogruppo di Progetto Fvg/Ar, Mauro Di Bert. Rispetto alla prima stesura, il provvedimento non contempla tra i destinatari il personale scolastico perché la categoria «presenta un tasso di vaccinazione elevatissimo», hanno motivato i capigruppo.

Antonella Lanfrit
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Il Gazzettino