La "movida" smarrita

La "movida" smarrita
Con la riapertura dell'ex Decò, oggi LIV, la "movida" bassanese riacquista uno dei suoi storici locali. Ma come è cambiato il modo di divertirsi negli anni in città? ...

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Con la riapertura dell'ex Decò, oggi LIV, la "movida" bassanese riacquista uno dei suoi storici locali. Ma come è cambiato il modo di divertirsi negli anni in città?

«Fino al 2000 - è l'analisi di Andrea Marchiorello, dj bassanese da oltre vent'anni - anche gli storici locali delle nostre zone andavano alla grande e la gente arrivava a Bassano anche da fuori regione. Con l'avvento dell'euro invece le cose sono cambiate».
«Rispetto a vent'anni fa oggi - ribadisce - sono molti di più i bar che propongono musica o dj set; una nuova concorrenza per le storiche discoteche del comprensorio, un ulteriore motivo, ma ovviamente non il solo, a causa del quale alcuni tra i più famosi locali della zona sono stati chiusi o si sono ridimensionati come ad esempio gli ex Cuba Libre, Taxido o Theatro».
Aspetti negativi quindi, ma non solo.
«Il fatto che la concorrenza sia aumentata e che oggi i giovani siano più abituati a viaggiare ha costretto molti gestori di locali ad aggiornarsi. Oggi non basta più fare musica; per attirare gente bisogna creare intrattenimento e spettacolo ed è quello si sta cercando di fare».
Settore sicurezza infine, anche in questo campo le cose sono cambiate.
«Oggi il buttafuori cerca di individuare prima il possibile "esaltato", parlandogli e prevenendo quando possibile l'azione "di forza". Anche in questo ambito - conclude la sua analisi Marchiorello - la professionalità è aumentata, così come la collaborazione con le forze dell'ordine che vigilano sul territorio e, assieme ai vari staff dei locali, sull'incolumità e sulla voglia di divertirsi dei clienti. Certo: tutto è diventato più difficile e con dei costi eccessivi».
(((lazzarottoj))) Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino