LA MISURA TREVISO Meno pazienti negli ambulatori, più consulti attraverso

LA MISURA TREVISO Meno pazienti negli ambulatori, più consulti attraverso
LA MISURATREVISO Meno pazienti negli ambulatori, più consulti attraverso video - chiamate e stop al libero accesso agli studi. D'ora in poi in medici di famiglia riceveranno solo...

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LA MISURA
TREVISO Meno pazienti negli ambulatori, più consulti attraverso video - chiamate e stop al libero accesso agli studi. D'ora in poi in medici di famiglia riceveranno solo per appuntamento. Vale per tutto, anche per una ricetta, se non è tra quelle che si possono fare via internet. L'obiettivo è rendere meno affollate le sale d'attesa per contrastare la diffusione del nuovo coronavirus. I dottori di base attiveranno altri canali.

TELECHIAMATE
Innanzitutto verrà attivata la possibilità di parlare con i pazienti attraverso le tele-chiamate. Si sta lavorando per garantire il servizio anche nei giorni festivi. Sarà inoltre potenziato l'uso della segreteria telefonica. E si potrà contare sull'aiuto di alcuni medici di famiglia in pensione che hanno già dato la propria disponibilità a rientrare in servizio per l'emergenza. «In presenza di sintomi di affezioni respiratorie, il paziente deve restare a casa e chiamare il medico di famiglia, che gli dirà come comportarsi fa il punto Brunello Gorini, segretario della Fimmg di Treviso, la federazione dei dottori di base dobbiamo adoperarci per ridurre al minimo le occasioni di contatto tra pazienti che presentano sintomi compatibili con il nuovo coronavirus. Queste misure, lungi dal voler generare allarme, servono a evitare che pazienti e medici possano essere esposti a rischi inutili. Mai come oggi frequentare in maniera inappropriata uno studio medico, un pronto soccorso, la guardia medica o qualunque presidio sanitario potrebbe esporre a un rischio inutile». Ecco perché si è deciso di puntare sul tele-consulto. «I medici avranno la possibilità di usare un software specifico, già esistente, in modo gratuito specifica Gorini ai pazienti, invece, basterà lo smartphone o il computer». Saranno direttamente i dottori ad attivare il servizio in caso di necessità.
SOGLIA DI ATTENZIONE
La soglia di attenzione della febbre è stata fissata a una temperatura uguale o superiore a 37,7 gradi. «A questi pazienti verrà consigliato di non muoversi dal proprio domicilio e di non recarsi al pronto soccorso o in guardia medica sottolineano dalla Fimmg se fosse necessario, sarà il medico di famiglia a far arrivare l'ambulanza per il trasferimento in locali idonei». Il triage telefonico che verrà eseguito dai dottori di base è ben dettagliato. Nel caso in cui i pazienti con la febbre abbiano soggiornato in paesi a rischio o abbiano avuto contatti con persone a rischio per il coronavirus, si farà subito intervenire il 118. Stesso discorso in caso di coscienza alterata, pressione sistolica bassa (minore o uguale a 100), se il paziente è in grado di misurarsela, o se ci sono difficoltà a respirare anche a risposo. Di seguito, se nel corso della valutazione clinica, sempre al telefono, emergono i profili di una polmonite, il medico di famiglia attiva il 118 o la task force di specialisti creata dall'Usl della Marca. Se invece non ci sono preoccupazioni, si fisserà un appuntamento per una rivalutazione telefonica in modo da seguire il decorso della malattia, seppur a distanza.
MASCHERINE E GUANTI

A breve, intanto, l'azienda sanitaria rifornirà i medici di famiglia di mascherine protettive, guanti e occhiali. «Fino a questo momento non abbiamo visto nulla. Siamo in prima linea in queste condizioni dice Salvatore Cauchi, segretario regionale dello Snami ci viene anche detto di isolare i pazienti nei casi in cui dovessimo sospettare contagi dal nuovo coronavirus. Ma dove isoliamo chi viene in ambulatorio? Da parte nostra, cercheremo di fare anche i certificati per l'Inps attraverso internet. Sappiamo che ci sono degli obblighi, è vero, ma questa è una situazione di emergenza». La Fimmg, invece, prima di arrivare a tanto in tema di certificati attende indicazioni dal ministero. «Da domani distribuiremo le mascherine a tutti i medici di famiglia tira le fila Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl della Marca non è stato semplicissimo reperirle. In questo modo potranno operare in sicurezza».
M. Fav
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino