La Mercedes rubata era vicino a casa

La Mercedes rubata era vicino a casa
Scopre che l'auto rubata quattro mesi prima sotto casa sua era stata abbandonata dai ladri nello stesso quartiere, a 700 metri di distanza. È successo ieri a un giovane avvocato...

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Scopre che l'auto rubata quattro mesi prima sotto casa sua era stata abbandonata dai ladri nello stesso quartiere, a 700 metri di distanza. È successo ieri a un giovane avvocato bellunese.

La vicenda nasce la notte del 23 marzo quando i ladri fecero effrazione in una villetta di via Cattarossi, a Nogarè, praticamente dietro lo stadio polisportivo. Scavalcata la recinzione, rimosso il cilindro della porta, il bottino era stato ingente. Oltre 30 mila euro tra ori e contanti. La curiosità è che in casa c'era l'anziana madre dell'avvocato, scesa alle 4 del mattino dal piano superiore dopo avere sentito alcuni rumori, convinta fosse il figlio, tanto che pare avesse anche salutato i ladri, che si erano poi allontanati con la Mercedes classe B parcheggiata all'esterno della recinzione. Anche la vettura era finita quindi nel conto del bottino.
Da marzo a oggi, nessuna traccia del mezzo. Fino a ieri mattina, quando un condomino di un gruppo di case di via Bettio, su segnalazione di un vicino, ha avvertito la Polizia municipale della presenza di un'auto con assicurazione scaduta abbandonata in uno dei parcheggi riservati. Su una gomma, tra cerchione e raggi, c'era anche la chiave. La pattuglia ha ricevuto l'indicazione di attendere l'intervento di una Volante della Polizia e - altra coincidenza - uno dei due agenti ha quasi subito riconosciuto la vettura, perché era intervenuto quattro mesi fa, per il furto in via Cattarossi. A questo punto è stato chiesto l'intervento della Scientifica, per rilevare le impronte. E subito dopo è stato contattato l'avvocato, proprietario della Mercedes.
«Non ero assicurato per il furto e nel frattempo ho ovviamente dovuto acquistare un'altra macchina - ha spiegato l'avvocato mentre quasi incredulo procedeva alle verifiche del caso, preferendo non venga reso noto il suo nome - tra l'altro avevo già deciso di venderla, prima che me la rubassero. Vuol dire che lo farò adesso...». Al danno - comunque limitato da quello che, tecnicamente, viene chiamato «rinvenimento e restituzione» dell'oggetto rubato - si è aggiunta una piccola beffa: poiché priva di assicurazione, la Mercedes non poteva essere spostata se non dal carro attrezzi. E così quei 700 metri che separavano l'auto rubata dalla sua casa, non saranno mai più percorsi. L'avvocato ha deciso di trasportarla in un altro luogo - comunque non accessibile al pubblico, perché così vuole la legge - prima di procedere alla vendita.

Una curiosità. All'interno della vettura, il proprietario non avrebbe riconosciuto come suo un solo oggetto: un ombrello. Infine, una riflessione: evidentemente i ladri sanno come muoversi nel quartiere di Nogarè, perché rubare un'auto e parcheggiarla a soli 700 metri di distanza, dove sapevano potesse passare inosservata a lungo, richiede un'accurata conoscenza anche delle vie più nascoste e meno frequentate. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino