La memoria di Matteotti nel mirino dei vandali

La memoria di Matteotti nel mirino dei vandali
La memoria di Matteotti oltraggiata dai vandali. Un doppio increscioso episodio si è verificato quasi in contemporanea a Fratta Polesine e a Roma, con obiettivo sempre il...

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La memoria di Matteotti oltraggiata dai vandali. Un doppio increscioso episodio si è verificato quasi in contemporanea a Fratta Polesine e a Roma, con obiettivo sempre il deputato socialista vittima del fascismo.

Nella Capitale, una lapide del 2004 che ricordava gli 80 anni dall'omicidio perpetrato dai fascisti nel 1924, è stata completamente sbriciolata a colpi di martello. A darne notizia è stato il deputato polesano del Pd, Diego Crivellari, che ha postato su Facebook la foto dell'atto vandalico. Immediate le manifestazioni di condanna.
Tra i commenti più significativi, quello della consigliera comunale di Rovigo, Silvia Menon, che ha detto: «Facciamone una ancora più grande». Il gesto compiuto a Roma è inqualificabile, e così quello registrato a Fratta Polesine con inquietante coincidenza. Sotto i portici di piazza Martiri, la bacheca dove il Comune aveva esposto la locandina sul pomeriggio dedicato al martire polesano all'Archivio di Stato di Rovigo, è stata infatti imbrattata con spray di colore rosso.

A scoprirla è stata la stessa sindaca. «Stavo passeggiando sotto i portici e mi sono subita accorta del danno - segnala il sindaco Tiziana Michela Virgili - ho provveduto a far pulire all'istante la bacheca. Non voglio pensare ci possa essere un collegamento tra quanto avvenuto a Roma e quello che è successo a Fratta, in quella che sarebbe una sorta di onda lunga. Certo è che si tratta di una strana coincidenza. Mi auguro solo si possa trattare delle cosiddette ragazzate. Viene però da riflettere su quelli che sono gli ideali attuali in Italia e su come viene vista oggi la democrazia nel nostro Paese. I due gesti sono deprecabili, specialmente quello avvenuto a Roma, anche perché distruggendo una lapide non si cancellano la memoria e il pensiero di Matteotti. Questi fatti hanno avuto di sicuro per protagoniste persone idiote, nel vero senso del termine, e vanno immediatamente censurati». Il fatto compiuto a Fratta è ancor più significativo considerando che si tratta della città natale di Matteotti, con la casa museo dedicata allo statista socialista e innumerevoli testimonianze sulla sua famiglia (dalla piazza principale allo storico Caffè Cammercio, dalla tomba di famiglia alla lapide posta in piazza).
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Il Gazzettino