Sono stati oltre duecento gli studenti di quattro istituti superiori che questa mattina, grazie all'incontro organizzato dalla Fondazione Cariparo nell'ambito del ciclo di...
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Dopo il saluto introduttivo del vicepresidente della Fondazione, Sandro Fioravanti, Mingione ha coinvolto gli studenti e i loro insegnanti in un affascinante viaggio alla scoperta di come la matematica consenta di conoscere la realtà (non semplicemente di vederla), ovvero di riuscire a stabilire relazioni tra oggetti apparentemente diversi tra loro, ma in realtà regolati dagli stessi princìpi di base. La matematica non è una materia astratta, ha evidenziato Mingione. Molte delle teorie matematiche non a caso nascono dalla necessità di comprendere i fenomeni fisici e la nostra quotidianità è fatta di matematica.
E proprio sulle caratteristiche di alcuni elementi presenti in natura ha invitato a riflettere Mingione: cosa hanno in comune, per esempio, il cavolo romano, la felce, l'albero, i polmoni e i cristalli del ghiaccio? Ogni loro sottoparte è simile alla più grande e ne riproduce la medesima struttura. Sono i frattali, figure geometriche caratterizzate dal ripetersi sino all'infinito di uno stesso motivo su scala sempre più ridotta. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino