LA MANIFESTAZIONE PADOVA Sono partiti da piazza Garibaldi alle 20.30 in 350 per

LA MANIFESTAZIONE PADOVA Sono partiti da piazza Garibaldi alle 20.30 in 350 per
LA MANIFESTAZIONEPADOVA Sono partiti da piazza Garibaldi alle 20.30 in 350 per l'ultimo corteo No pass. O almeno, l'ultimo (probabilmente) autorizzato. In testa i manifestanti con...

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LA MANIFESTAZIONE
PADOVA Sono partiti da piazza Garibaldi alle 20.30 in 350 per l'ultimo corteo No pass. O almeno, l'ultimo (probabilmente) autorizzato. In testa i manifestanti con le tute bianche su cui è scritto «Ora cosa si inventeranno?», tra loro c'è un metro a indicare il distanziamento. Ma solo tra le prime file, il resto del corteo passeggia senza mascherine e senza alcun tipo di distanza tra una persona e l'altra. Al megafono si raccomanda ironicamente l'uso della mascherina. Sfilano per il centro storico sotto lo sguardo dei pochi padovani che sfidano il freddo. Qualcuno dei passanti ha urlato «Ma basta» nel vederli passare, altri guardavano dalle finestre scuotendo la testa. Gridano «Giù le mani dai bambini» e ad una giornalista di La7 è stato detto «Andatevene o vi linciamo». Una triste rievocazione di quanto accaduto sabato scorso alla collega di Telenuovo, aggredita verbalmente da un manifestante che le ha detto «Quando tutto sarà finito vi verremo a prendere».

CLIMA TESO
Il clima ieri sera era teso in vista della stretta e forse anche a causa della sempre maggiore insofferenza del resto dei padovani che quando vedono passare i cortei No pass fanno gesti di disapprovazione o contestano apertamente i manifestanti, come accaduto anche nelle ultime manifestazioni del sabato. «Ci hanno lanciato un secchio d'acqua, una persona mi ha aggredito in Prato della Valle e questo perché si sentono legittimati dal Comune che è contro di noi giustifica Fazzini per quanto riguarda ciò che è accaduto sabato alla giornalista di Telenuovo mi dissocio. Il momento di nervosismo però può esserci. Soprattutto se la stessa amministrazione è contro di noi che siamo comunque cittadini, con il diritto di manifestare». Quello di ieri sera era il ventesimo corteo in 17 settimane a svolgersi a Padova dal 24 luglio. Ed è molto probabilmente l'ultimo autorizzato. Ieri mattina il sottosegretario all'Interno ed esponente dei 5 stelle Carlo Sibilia si è espresso così: «Da domani (oggi, ndr) saranno vietati i cortei, e questo vale per tutte le manifestazioni non solo per quelle no vax. Continuare così ogni fine settimana, dopo 15 fine settimana, con le città che vengono messe in ginocchio da ogni tipo di protesta». Solo sit-in con mascherina e distanziamento. Ma sarà davvero l'ultimo a Padova? Forse no. Il questore potrebbe decidere di permettere un corteo ma in una zona decentrata, qualcosa che i No pass al solo sentire si alterano.
LA GITA DI SABATO

«Non ci manderanno mai via dal centro» ha assicurato il leader del movimento Veneto No Green pass, Cristiano Fazzini. Che, a quanto sembra, sta organizzando per sabato quella che chiama una gita: partenza alle 15.30 dallo stadio Euganeo per poi arrivare in centro. Un fiume di auto che se davvero tenterà l'impresa bloccherà completamente il traffico cittadino. «Stiamo ancora valutando, non arriveremo in Ztl (anche perché sarebbero 80 euro di multa ciascuno, ndr) ma comunque a ridosso del centro storico, Largo Europa, corso Milano. Una sorta di giro turistico perché ci sono tante persone che vengono in manifestazione e che non conoscono Padova. Se non ci faranno fare il corteo faremo il giro in auto spiega Fazzini domani alle 18 (oggi, ndr) abbiamo un incontro in questura e faremo una valutazione. Cercheremo come sempre di trovare un compromesso che non ci porti ai margini della città. Abbiamo già detto che in zona industriale non ci andiamo e non ci andremo mai. Un sit-in? La possibilità di manifestare a Padova ci sarà ancora, per quelle serali ho pochi dubbi perché non credo diamo fastidio a qualcuno».
Silvia Moranduzzo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino