La maestra negazionista resta in Terapia intensiva «Va messo in preventivo»

La maestra negazionista resta in Terapia intensiva «Va messo in preventivo»
IL CASOTREVISO «Dal punto di vista umano mi dispiace e spero si ristabilisca presto, ma chi ritiene di prendere certe decisioni purtroppo deve mettere nel conto anche possibili...

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IL CASO
TREVISO «Dal punto di vista umano mi dispiace e spero si ristabilisca presto, ma chi ritiene di prendere certe decisioni purtroppo deve mettere nel conto anche possibili conseguenze di questo tipo». Barbara Sardella, dirigente dell'ufficio scolastico di Treviso, scandisce le parole dopo il ricovero in Terapia intensiva della maestra No-Vax che lo scorso gennaio era stata sollevata dall'incarico nell'elementare Giovanni XXIII di Treviso. Sabrina Pattarello, veneziana di 45 anni, era finita al centro della bufera perché diceva agli alunni che il virus non esisteva, invitandoli ad avvicinarsi e a togliere la mascherina. E ora la stessa maestra è stata contagiata dal coronavirus e sta lottando in condizioni critiche nel reparto di Rianimazione dell'ospedale dell'Angelo di Mestre, dove è stata intubata e messa in posizione prona per provare a farle superare le difficoltà respiratorie.

L'AUSPICIO
La maestra era arrivata nell'elementare di Treviso alla fine dell'anno scorso proprio come insegnante inserita nel cosiddetto contingente Covid. Il caso scoppiò dopo le segnalazioni dei genitori. Adesso tutti auspicano che possa riprendersi in fretta; ma quanto accaduto fa alzare ulteriormente la guardia sul fronte del rispetto dell'obbligo del Green Pass per i docenti e per tutto il personale scolastico.

«Ci spiace stia male, e le auguriamo di riprendersi presto - commentano i genitori dei bambini che lo scorso gennaio avevano minacciato di ritirare i loro figli da scuola se la maestra non fosse stata allontanata al più presto -. Ma quanto successo conferma che avevamo le nostre ragioni. Vaccinarsi è fondamentale, e chi passa diverse ore con i bambini, che tra l'altro non possono per il momento immunizzarsi, dovrebbe capirlo ancora meglio, per la propria incolumità e per quella degli altri». La 45enne, ora ricoverata all'ospedale dell'Angelo di Mestre in Terapia intensiva, non nascondeva invece le sue opinioni negazioniste sul Covid nemmeno davanti agli alunni, invitati dalla docente a non utilizzare la mascherina e, addirittura, ad avvicinare i banchi. Quando la dirigente scolastica le aveva intimato di smetterla, aveva prodotto un certificato medico in modo che le fosse consentito utilizzare solo una visiera e una mascherina trasparente. Si perché per lei, come aveva ripetuto recentemente anche ai microfoni di La7, «il Covid non esiste».
M.Fav.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino