La lunga via della fede, un itinerario da 1.300 chilometri

La lunga via della fede, un itinerario da 1.300 chilometri
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IL PERCORSO

UDINE Il progetto coinvolge 334 parrocchie e 181 amministrazioni pubbliche in un percorso di 1.300 chilometri per chi vuole riscoprire un'antica via di pellegrinaggio solcata nei secoli da uomini e donne che si dirigevano verso importanti mete di fede. Qui vi attingevano luce, forza e speranza per rilanciare il proprio percorso religioso. Questa è la Romea Strata, una via costellata di luoghi speciali, soprattutto per l'intensa spiritualità che diffondevano un tempo. Luoghi legati a memorie di santi significativi, come Sant'Antonio da Padova, o a una spiritualità mariana come Barbana e Castelmonte e ancora luoghi centri propulsori della fede primitiva come Aquileia che con la sua straordinaria gemmazione ha dato vita a ben 52 diocesi. Fin dal Medioevo fasci di strade terrestri e marittime hanno permesso ai pellegrini di raggiungere i luoghi santi. Muniti di bisaccia e bordone si recavano alle tombe degli apostoli Paolo e Pietro, a quella di San Giacomo in Galizia e in Terra Santa. Una rotta importante era quella percorsa dai pellegrini che s'incamminavano partendo dall'Europa centro-orientale. Dalle attuali Polonia, Repubblica Ceca e Austria, entravano in Italia da Tarvisio; dai Balcani attraverso Gorizia. Passando per Aquileia e Concordia Sagittaria, percorrevano la via Annia e raggiungevano il Po per poi dirigersi verso l'abbazia di Nonantola: da qui si incamminavano per raggiungere la Francigena e la consolare via Cassia in Toscana. Lungo il percorso della Romea Strata ci sono anche alcuni luoghi culturalmente rilevanti, 53 polmoni spirituali particolarmente indicati per la preghiera e per il sacramento della penitenza. L'itinerario italiano è suddiviso in nove percorsi di pellegrinaggio uniti e interconnessi, i cui nomi richiamano i territori e le antiche vie che li attraversavano. In Friuli Venezia Giulia sono la Romea Alemagna che parte da Tarvisio per arrivare a Concordia Sagittaria per un cammino di 187 chilometri; la via Romea Iulia Augusta, dal Passo di Monte Croce Carnico a Venzone (61 km); la via Romea Flavia: 82 chilometri per andare da Trieste a Aquileia e la Romea Aquileiense che si snoda da Miren/Gorizia a Concordia Sagittaria quasi 100 km di cammino tra i verdi boschi dal Carso, il placido corso dell'Isonzo e i gioielli musivi di Aquileia, alla riscoperta delle origini del cristianesimo. L'ingresso in Italia per i Romei provenienti dai Balcani avveniva attraverso l'altopiano Carsico, lungo il cammino della Romea Aquileiense, un percorso che attraversa il cuore della memoria, in questi anni di celebrazioni per il centenario della Grande Guerra. Storie di battaglie, di uomini eroici. E poi il pellegrino fa spazio all'incontro con le origini della fede: Aquileia che in età paleocristiana ha svolto il ruolo chiave di centro propulsore della nuova fede. La Romea Aquileiense prosegue poi tra vigneti, boschi di roverella e frutteti lungo un paesaggio segnato da un ricco sistema di canali che sfociano nell'Adriatico. Più in là, oltre il Tagliamento tra Latisana a San Michele, si entra in Veneto per dirigersi a Concordia Sagittaria, tappa finale.

L.Z.
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Il Gazzettino