LA LEZIONEPORDENONE Protagonisti della 21.a Giornata del Cuore sono stati i giovani cardiologi. Per la prima volta, su ferma volontà del presidente Battiston, si è voluto dare...
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PORDENONE Protagonisti della 21.a Giornata del Cuore sono stati i giovani cardiologi. Per la prima volta, su ferma volontà del presidente Battiston, si è voluto dare voce ai professionisti che avranno un ruolo fondamentale nello scrivere il futuro della sanità cittadina. Il loro capo, Daniela Pavan, ha avuto per loro parole di grande stima: «In reparto non lo faccio mai, sono piuttosto severa (una infermiera dalle retrovie ha specificato bonariamente assertiva, ndr), ma vorrei esprimere il mio apprezzamento nei confronti dei giovani colleghi per l'impegno, l'entusiasmo e la disponibilità all'innovazione che ci mettono ogni giorno nel loro lavoro». Marco Alberto Mojoli, Rosa Pecoraro, Arianna Gardin, Rita Belfiore e Antonio Gabrielli si sono alternati davanti a una folta platea (circa 150 persone in una insperata domenica di sole) che in religioso silenzio li ha ascoltati approfondire tematiche rilevanti quali l'impiego delle tecnologie moderne e le sfide del futuro. È stata quasi una lezione scientifica se non fosse stato per il linguaggio comprensibile anche ai non addetti ai lavori che l'ha resa essenzialmente divulgativa. Come da tradizione i lavori si sono aperti con la presentazione dell'atteso calendario per il 2020 di Ugo Furlan destinato a mille 800 classi delle scuole elementari del Friuli occidentale. Tema del 2020, individuato dall'artista assieme al cardiologo Gian Luigi Nicolosi, è Non sprecare il tuo cuore per sensibilizzare i piccoli cittadini sulle buone pratiche per tutelare la propria salute, rispettando i corretti stili di vita. Le 6 tavole invitano a non scialacquare, eseguendo ad esempio una corretta raccolta differenziata; mostrano come l'inattività fisica sia una forma di spreco e come serva conoscere e sapere di più per non sprecare il cibo che fa bene; suggerisce a piccoli e grandi di bere acqua spesso, molto spesso e mangiare poco ma un po' di tutto.
A.B.
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Il Gazzettino