ROMA - Matteo Renzi oggi, con un tour in quatto aziende del sud, da Catania ad Avellino, difenderà il suo Jobs Act tra lavoratori e imprenditori. Perché, nonostante le tensioni...
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Il premier attacca li evasori: stangarli è una lotta «sacrosanta», afferma. Anche perché i «furbi» finiscono per essere un peso proprio per chi invece, correttamente e con sacrificio altissimo ormai, le tasse le paga fino all'ultimo cent.
Matteo Renzi approfitta dell'intervento all'inaugurazione dell'anno accademico della Scuola tributaria della Guardia di finanza per ribadire che il fisco sta cambiando passo, affiancando e accompagnando il cittadino, ma non molla sulla lotta all'evasione, e in questa ottica sarebbe «incredibile» se la Ue bocciasse le nuove misure introdotte dall'Italia con la legge di Stabilità sulla reverse charge contro l'evasione dell'Iva.
Per il premier sono «impressionanti» i numeri dell'evasione fiscale, «91 miliardi, quasi 6 punti di Pil» che vanno recuperati il più possibile anche perché, sottolinea il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, «le ingenti risorse» sottratte al fisco dagli evasori potrebbero invece andare al taglio delle tasse, alla tenuta dei conti pubblici e anche a interventi in direzione «dell'equità sociale». Per il titolare di Via XX Settembre peraltro, l'evasione sfavorisce gli onesti, distorce il mercato, ed è collegata a corruzione e criminalità organizzata. È il momento allora, affonda il premier, di «stangare in modo definitivo chi viola le norme, e lo fa in modo inaccettabile» mettendo in campo però «regole più semplici». È «frustrante - aggiunge Renzi - sentirsi dire che l'Italia è il paese dove le cose non si possono fare, da anni i primi ministri assicurano la lotta all'evasione che va fatta e non detta. Ma saremo credibili se si parte dall'idea che l'Italia non è spacciata, non è in mano ai furbi o di chi dice tanto non ce la facciamo». Per cambiare davvero serve però «onore e disciplina» da parte di tutti, «partendo da chi ha incarichi di governo fino al cittadino comune, vero eroe della quotidianità».
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Il Gazzettino