LA GRANDE OPERA VENEZIA Per completare gli interventi previsti dall'ultimo cronoprogramma

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LA GRANDE OPERAVENEZIA Per completare gli interventi previsti dall'ultimo cronoprogramma del Mose per quest'anno, il Consorzio Venezia Nuova doveva procedere ad un ritmo di 25...

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LA GRANDE OPERA
VENEZIA Per completare gli interventi previsti dall'ultimo cronoprogramma del Mose per quest'anno, il Consorzio Venezia Nuova doveva procedere ad un ritmo di 25 milioni di produzione al mese. Invece, da gennaio ad oggi, si è fermato a 6 milioni mensili, forse meno. Troppo poco, anche tenendo conto dell'emergenza Covid 19, che comunque non ha fermato i principali cantieri della grande opera. Ora, per cercare di recuperare questo ulteriore ritardo e soprattutto imprimere un altro ritmo ai lavori, si cambia. Il Cvn dovrà produrre un cronoprogramma mensile, con relativo fabbisogno finanziario che il commissario straordinario, Elisabetta Spitz, si impegnerà a garantire. La soluzione è stata concordata ieri e coinvolge direttamente anche le piccole e medie imprese consorziate, che dovranno concordare con gli amministratori straordinari del Cvn, Giuseppe Fiengo e Francesco Ossola, questa nuova programmazione mensile, da qui a fine anno. Il documento dovrà essere sul tavolo del commissario Spitz e del provveditore alle opere pubbliche, Cinzia Zincone, già entro la fine di questa settimana. L'obiettivo è quello di dare una programmazione puntuale ai lavori di completamento del sistema Mose, senza accumulare nuovi ritardi e superando definitivamente quell'impasse annoso legato alle difficoltà di cassa del Cvn.

SOLDI & PROGRAMMAZIONE
Obietti ambiziosi, usciti da una riunione in cui si doveva parlare di soldi. Quelli che le consorziate avanzano per lavori già fatti: complessivamente una decina di milioni. Un paio di settimane fa, in una nuova lettera, avevano lanciato l'ennesimo ultimatum, raccontando delle difficoltà delle loro aziende, chiedendo di essere pagate, minacciando di bloccare i lavori e ricorrere alle vie legali se non ci fossero state novità entro maggio. La risposta è stata questa convocazione telematica, con gli amministratori straordinari, il commissario e il provveditore, a cui come rappresentante delle imprese ha partecipato il presidente di Kostruttiva, Devis Rizzo. Tre ore di confronto serrato in cui il tema dei crediti, alla fine, è passato in secondo piano. La discussione ha infatti virato sulla programmazione dei lavori. E sulla necessità di rispettare i tempi.
RITMI E SCADENZE
Partendo dall'ultimo aggiornamento del cronoprogramma, che il Cvn aveva appena inviato a provveditore e commissario, Spitz in particolare ha fatto notare agli amministratori come i ritmi debbano cambiare per rispettare le scadenze. Di qui la richiesta di avere una programmazione mensile, per verificare l'andamento dei lavori, passo dopo passo. Il commissario, da parte sua, si è impegnata a garantire i finanziamenti necessari, che il Cvn indicherà, mese per mese. Su richiesta anche di Ossola, questo documento sarà condiviso anche dalle imprese. «Una novità notevole - commenta Rizzo - La decisione di darsi una programmazione mensile, che ci coinvolge, rappresenta un salto di qualità. Consente di lavorare con una prospettiva certa, di non navigare più a vista...».

Il rappresentante delle imprese ha avuto rassicurazioni anche sul sistema Mose nel suo complesso. Zincone e Spitz hanno ribadito che le opere alle bocche di porto restano la priorità, ma l'obiettivo è quello di portare avanti anche gli altri interventi: in laguna, all'Arsenale, per l'ambiente. Confermata anche la scadenza del 31 giugno quando per la prima volta saranno alzate tutte le barriere del sistema. Da quel momento l'opera, che sarà completata per fine 2021, potrà essere utilizzata in casi di emergenza. Che cosa intendere per emergenza, però, questo dovrà essere definito.
Roberta Brunetti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino