La Giunta dà il via libera alla questua non molesta

La Giunta dà il via libera alla questua non molesta
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LE MODIFICHE
PADOVA Via libera della giunta allo stop alle multe a questuanti non molesti. Il provvedimento il 23 luglio arriverà in consiglio comunale. Nello specifico, ieri la Giunta ha approvato le modifiche al Regolamento di Polizia urbana. Il provvedimento più importante introdotto dalla modifica è la depenalizzazione della questua non molesta. In pratica è stata abolita la norma introdotta dall'amministrazione Bitonci che prevedeva multe da 100 euro a chiunque chiedesse l'elemosina. Ora a essere sanzionati saranno solamente gli accattoni molesti. Il nuovo regolamento introduce un'altra novità: lo stop alle multe alle prostitute.

Le modifiche al Regolamento di Polizia urbana voluto dall'amministrazione Giordani riguardano, dunque, anche le sanzioni (da 500 euro) che, ormai da più di 7 anni, sono in vigore nei confronti delle lucciole e dei loro clienti. A dire il vero, già dall'aprile del 2017, le sanzioni nei confronti delle prostitute sono state congelate. Il motivo? Una sentenza del Tar che ha accolto il ricorso presentato da una ragazza romena multata dai vigili. In virtù del vecchio regolamento era vietato sostare in luoghi pubblici In un atteggiamento che connoti in modo inequivocabile l'attività di meretricio si legge nel testo In particolare è vietata l'attività di prostituzione su strada. Il nuovo testo, invece, vieta la sosta negli spazi pubblici compiendo atti contrari alla pubblica decenza, od osceni, o ponendo in essere condotte che invitino in modo provocatorio o molesto al libertinaggio, o seguendo le persone invitandole con atti e parole al libertinaggio. In pratica si vuole fare passare un concetto molto chiaro: dato che la prostituzione non costituisce reato, le lucciole possono essere sanzionate solamente per atti osceni in luogo pubblico o per adescamento. Per quel che riguarda i clienti, invece, salvo qualche modifica, resta il divieto di fermasi in auto per contrattare una prestazione sessuale e di far salire in macchina persone che praticano la prostituzione.
A.R.
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Il Gazzettino