LA GIORNATA Era una tradizione negli anni 70. Poi dimenticata. Ma da cinque anni

LA GIORNATA Era una tradizione negli anni 70. Poi dimenticata. Ma da cinque anni
LA GIORNATAEra una tradizione negli anni 70. Poi dimenticata. Ma da cinque anni è tornata a unire il quartiere sotto un unico obiettivo: condividere tradizioni, religioni, usanze...

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LA GIORNATA
Era una tradizione negli anni 70. Poi dimenticata. Ma da cinque anni è tornata a unire il quartiere sotto un unico obiettivo: condividere tradizioni, religioni, usanze diverse nel rispetto della civile convivenza. Si tratta della festa in via Ronchese che chiama in strada bambini, genitori, scout, parrocchiani. Di ogni colore ed età. Una festa multietnica e multiculturale che ha trasformato nel tempo quello che era considerato il Bronx di Treviso. «Ora invece qui si vive proprio bene» parola di Renosto, animatore della festa con l'associazione Quartieri Vivi fondata insieme a Beppe Fantin.

Il tema di ieri era L'albero della vita. «Perchè l'albero ha radici profonde, come le tradizioni che ci legano alla nostra terra, e rami che si proiettano verso il cielo, a conoscere gli altri, i vicini, gli amici, i conoscenti di ogni etnia». Tema scelto dal comitato dei genitori della scuola Carducci, motore della festa insieme al dirigente scolastico. E proprio gli alunni della Carducci, quasi un centinaio di bambini, sono scesi ieri in strada per dipingere un gigantesco albero, lungo trenta metri, che ha praticamente colorato di verde, rosa e azzurro, la lunga via Ronchese.
Tra canti e chitarre dei residenti, a metà mattina, si sono intrecciate le letture della Bibbia, ispirate al Vangelo di Luca e all'albero buono che non può dare frutti cattivi, oltre alle letture di alcune Sure le cui parole sono state scandite dal figlio di Abderrahmane Kounti, rappresentante della comunità marocchina e islamica, morto di malattia dopo che era morta anche la moglie. Lasciando orfani i suoi tre figli.

È stato un momento di grande commozione a cui è seguito il messaggio di papa Francesco letto da alcuni rappresentanti della comunità di Sant'Egidio. Quindi gli scout hanno rallegrato l'atmosfera con i loro canti e poi, una merenda e una bicchierata per tutti, con torte offerte dalle mamme del quartiere e dal supermercato Alì, che ogni anno partecipa all'iniziativa. A fine mattinata sono stati consegnati gli attestati agli alunni della scuola elementare Carducci che hanno dipinto un meraviglioso albero colorando la lunga via Ronchese.
Valeria Lipparini
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Il Gazzettino