«La fusione delle aziende sanitarie non faccia scadere i servizi»

«La fusione delle aziende sanitarie non faccia scadere i servizi»
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(m.l.) A un mese esatto dall'inizio ufficiale dell'iter per la fusione delle due Ulss polesane, la Federazione dei collegi degli infermieri lancia l'allarme: via libera al matrimonio tra le aziende sanitarie, purché non vada a discapito della qualità. Il previsto accorpamento delle Ulss non può comportare - evidenzia il presidente Marco Contro - che i servizi e le cure erogate ai polesani possano subire riduzioni qualitative né quantitative, sia in termini di risorse strutturali e materiali, che umane». Per questo il numero uno del collegio rodigino lancia un appello ai vertici della sanità locale e regionale: «Valorizziamo gli infermieri e la loro professione, questi rivestono un ruolo chiave nell'assistenza sanitaria ai cittadini».

L'Ipasvi è l'ente pubblico che rappresenta gli infermieri. La sezione di Rovigo ha chiesto la collaborazione e l'impegno dei vertici aziendali delle Ulss 18 e 19 per attuare massicci interventi operativi e comunicativi sul versante del benessere organizzativo, al fine di creare un clima di operatività sereno che renda meno gravoso lo svolgimento dell'attività professionale. «A oggi - fa notare Contro - stiamo ancora attendendo una risposta, per questo rinnoviamo l'appello e vogliamo sottolineare che valorizzare l'infermiere significa, soprattutto, valorizzare una risorsa insostituibile al servizio del cittadino e del sistema sanitario. Occorre creare condizioni di operatività ottimali, affinché questo professionista possa svolgere al meglio e in sicurezza la propria attività. Riteniamo quindi necessario che vi siano maggiori investimenti in tema di risorse umane, valorizzare le diverse competenze tenendo conto delle peculiarità assistenziali delle diverse specialità operative, verso il comune obiettivo di fornire all'utente la migliore assistenza possibile».
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Il Gazzettino