Corrotti, privi di scrupoli e convinti di essere intoccabili. Gli agenti penitenziari coinvolti nell'inchiesta sullo spaccio al Due Palazzi si comportavano alla stregua di...
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Chi non aveva invece timori di sorta erano i colleghi Giandonato Laterza e Angelo Telesca, finiti entrambi ai domiciliari l'8 luglio scorso. In attesa della richiesta di rinvio a giudizio dovranno affrontare un'altra grana giudiziaria. Il pm Dini li accusa a vario titolo di tentata concussione, danneggiamento e furto. L'appuntamento davanti al giudice dell'udienza preliminare Margherita Brunello è fissato per il 19 marzo del prossimo anno. Le due guardie, assistite dalle avvocatesse Cristiana Rosano e Eleonora Danieletto, avrebbero compiuto un'autentica bravata. Il fatto risale al 25 ottobre 2013. Telesca, in evidente stato di alterazione da sostanze stupefacenti, avrebbe preso a calci il distributore automatico della tabaccheria di via Montà, provocando un danno di oltre 250 euro pur di impadronirsi di qualche pacchetto di sigarette. Laterza si sarebbe limitato ad osservare la scena. Finirà anch'egli sotto processo perchè, in quanto forza dell'ordine, avrebbe dovuto intervenire per evitare la commissione di un reato. I due erano stati successivamente riconosciuti da F.R., 41enne titolare della tabaccheria. La donna aveva sporto denuncia nei loro confronti. Contando sul suo ruolo di agente penitenziario, Telesca si sarebbe presentato un'altra volta nell'esercizio commerciale per indurla a ritirare la querela. E per chiudere rapidamente la questione le avrebbe consegnato una dichiarazione con cui la donna avrebbe accettato 190 euro a titolo di risarcimento del danno.
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Il Gazzettino