La donna dell'inchiesta della procura di Venezia sui reclutatori di jihadisti in Veneto da inviare potrebbe essere quella che ha preso in carico il piccolo Ismair David...
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Il bambino era arrivato con il padre in Siria dopo Natale del 2013. Mesinovic, da dove è partita l'inchiesta veneziana che studia gli ambienti e le persone da lui frequentati, è morto combattendo, ma il bambino sarebbe vivo. «Perché nessuno mi aiuta?», chiede la vedova da Ponte nelle Alpi, dove vive, madre che non sa più nulla del suo bambino da oltre 8 mesi. «Perché qualcuno non dice aiuto questa povera madre e viene qui e mi dà delle risposte? Io non so se è vivo, se mangia se sta bene. Non so più nulla». Forse la donna bosniaca potrebbe sapere, ma la vedova di Mesinovic non sa nemmeno chi possa essere questa donna al centro dell'inchiesta veneziana. Il marito era molto riservato e la moglie non ha mai visto amici, amiche o non ha mai saputo gli ambienti che frequentava. «Non ho idea di chi possa essere, ma spero che qualcuno mi aiuti», prosegue la signora Mesinovic. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino