LA DECISIONEPADOVA Il Comune fa marcia indietro: le maestre degli asili verranno pagate anche per i giorni in cui non hanno lavorato a causa dell'alluvione. Ad annunciarlo è...
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PADOVA Il Comune fa marcia indietro: le maestre degli asili verranno pagate anche per i giorni in cui non hanno lavorato a causa dell'alluvione. Ad annunciarlo è stato ieri Vittorio Rosa di Sls: «Credo che, alla fine, a prevalere sia stato il buon senso. L'altro giorno, infatti, ci è arrivata una comunicazione del settore Personale in cui si annuncia che, a queste lavoratrici, verranno riconosciute come giornate lavorative anche quelle in cui non hanno svolto la loro attività a causa della chiusura degli asili comuni».
A sollevare la questione, una decina di giorni fa, era stato proprio il sindacalista di base che aveva sparato a zero contro il fatto che i dipendenti degli asili nido e delle materne avrebbero dovuto utilizzare le loro ferie per compensare i giorni di assenza. Nonostante il 29 e 30 di ottobre, a disporre la chiusura delle scuole fosse stata un'ordinanza ad hoc del prefetto, per i dipendenti dei nidi e delle materne comunali rischiavano di prospettarsi solo due strade per vedersi retribuite i due giorni lavorativi in questione: o farli figurare come ferie, oppure come permessi retribuiti. Chi non fosse riuscito a farli figurare come tali, magari perché aveva terminato ferie e permessi, rischiava di fare i conti con la mancata retribuzione di due giornate lavorative.
La comunicazione era stata inviata un paio di settimane fa a tutti i lavoratori interessati dal settore Risorse Umane di palazzo Moroni. Il provvedimento riguardava esclusivamente i dipendenti dei nidi e delle materne comunali. «Si tratta di un provvedimento assolutamente inaccettabile era andato all'attacco Sls Questo lavoratori non hanno fatto altro che adeguarsi ad un'ordinanza prefettizia.. Di conseguenza, la loro è stata una scelta obbligato». «A fronte di questo aveva concluso Rosa è inaccettabile che il Comune pretenda da questi lavoratori di utilizzare le loro ferie».
Alberto Rodighiero
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Il Gazzettino