La cooperativa Edeco conferma i 57 esuberi

La cooperativa Edeco conferma i 57 esuberi
BAGNOLICrisi del sistema accoglienza: confermati i 57 esuberi della Cooperativa Edeco, che ha gestito fin dal suo nascere i due centri di prima accoglienza, oggi chiusi, di San...

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BAGNOLI
Crisi del sistema accoglienza: confermati i 57 esuberi della Cooperativa Edeco, che ha gestito fin dal suo nascere i due centri di prima accoglienza, oggi chiusi, di San Siro di Bagnoli per la provincia di Padova e Conetta per quella di Venezia; i lavoratori licenziati riceveranno un incentivo pari a due mensilità. Dopo l'assemblea dei lavoratori, tenutasi mercoledì nella sede della cooperativa a Battaglia Terme della cooperativa, ieri è stato raggiunto l'accordo sindacale, che di fatto conferma quanto i vertici della società avevano già illustrato a fine dicembre. Un lungo incontro al quale hanno preso parte Sara Felpati per Edeco, Alice Fioranzato della Cisal, Roberta Pistorello della Cgil, Antonio Imbriani della Uil e Franco Maisto per la Cisl. Circa un terzo dei lavoratori impegnati nel comparto dell'assistenza ai migranti, che rappresenta la parte più rilevante dell'attività di Edeco, sono interessati al provvedimento: «Come forze sindacali siamo stati attenti a percorrere le strade più tutelanti per i lavoratori, tenendo comunque presente la situazione profondamente mutata in questi anni nel sistema dell'accoglienza agli immigrati», ricorda Franco Maisto della Cisl-Fp, che ricorda anche che «ai lavoratori in esubero, oltre alle due mensilità verrà riconosciuta la cassa integrazione».

«Abbiamo tentato in ogni modo - spiega Roberta Pistorello, della segreteria provinciale della Cgil Funzione Pubblica - di ottenere risorse economiche maggiori per i lavoratori, ma non è stato possibile. A pagare le politiche sbagliate di ieri, che hanno favorito le grandi concentrazioni di migranti, e quelle sbagliate di oggi, che tagliano i fondi creando più insicurezza e privando le persone più deboli di diritti fondamentali, persone che non hanno nessuna colpa e che hanno fatto fino in fondo e condizioni difficilissime il loro dovere».

Pistorello fa una disamina generale dello stato di salute del mondo del lavoro nel padovano, sottolineando anche che «tra mancati rinnovi dei contratti a tempo indeterminato e licenziamento dei lavoratori a tempo indeterminato, ci troviamo con oltre 150 occupati in meno sul territorio, che si aggiungono alle tante crisi aziendali in corso. In questo modo purtroppo si perde la professionalità e si indebolisce il nostro sistema economico, già fragile».
n.b.
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Il Gazzettino