LA COLLEGA SCOUT Si sono conosciute da ragazzine, sono state una accanto all'altra

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LA COLLEGA SCOUT

Si sono conosciute da ragazzine, sono state una accanto all'altra sull'altare nel giorno del matrimonio e hanno fatto rispettivamente da madrina una ai figli dell'altra. Anche per le ultime vacanze le loro due famiglie sono partite insieme. La candidata del centrodestra, Martina Vesnaver (nella foto), di fronte alla scelta di un suo elettore d'eccellenza non poteva che fare il nome della sua amica di sempre, Silvia Masiero. «Io e mio marito voteremo per lei perché è una persona che non farà false promesse, se dice una cosa è perché è certa di poterla fare. Mi piace che voglia innanzitutto sistemare le scuole, che voglia collegare Crea e Spinea con un l'autobus e i lavori che sta facendo attorno al Comune» dice Sabrina, che del programma dell'amica conosce anche dettagli che nonostante la fitta campagna elettorale non erano ancora emersi: «Vuole aprire uno sportello comunale per i genitori che hanno figli gay o lesbiche, per aiutarli ad affrontare la situazione. È attenta anche su queste cose». Martina e Sabrina si sono conosciute al gruppo scout: «Avevamo circa 15 anni - racconta -. Era arrivata e io mi ero chiesta ma chi è questa? Era esuberante e all'inizio c'era un po' di diffidenza. Poi ci siamo conosciute e da allora non abbiamo smesso di essere amiche. È sempre stata come è adesso, sorridente e coinvolgente». Qualità che le attribuisce ancora adesso: «Era lei a trainare la compagnia, a organizzare. Ha un carattere molto aperto e la prendiamo spesso in giro, dicendole che parla anche con i sassi. Ma la sua forza è che si sa adattare a ogni momento e a ogni situazione e a capire qual è il modo migliore di comportarsi. E poi sa sdrammatizzare». Tra gli aneddoti dell'adolescenza, quell'uscita con gli scout finita male per il diluvio. «Abbiamo montato la tenda dentro una concessionaria dove siamo andate a proteggerci». Silvia racconta di un'amica, figlia unica, che forse avrebbe voluto dei fratelli: «Io ho una sorella e Martina ogni tanto mi dice che dovrà prepararsi ad affrontare le avversità della famiglia senza fratelli. Come mamma è severa ma presente, stimola i suoi figli ad avere molti interessi, non solo lo scoutismo ma anche lo sport, li porta a visitare altri Paesi e vuole farli crescere con valori positivi all'interno della società». Qualche altro ricordo dal giorno del matrimonio: «Con Nicola aveva coronato le sue aspettative di sposarsi e farsi una famiglia. Quel giorno però, in chiesa a Mestre, era lui a sembrare più teso: lei era cose sempre serena, rideva, scherzava e non era affatto nervosa. O forse perché riesce a coprire l'ansia con la grinta». (m.fus)

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Il Gazzettino