La città si è svegliata sepolta da montagne di immondizia. Gli operatori di Veritas ieri non hanno suonato alcun campanello perché hanno aderito in massa allo sciopero...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Le stesse imprecazioni che si sentivano per strada si sono riverberate, amplificate, sui social network come Facebook o dale pagine online del nostro giornale, con decine di foto di rifiuti postate fin dal primo mattino con attacchi al sindaco, ai sindacati, al governo.
L'adesione è stata del 100 per cento, come ha segnalato l'azienda, puntualizzando che interraferma il problema è stato limitato perché la raccolta differenziata viene gestita con le apposite campane e cassonetti. A Venezia, invece, vige il "porta a porta" e quindi tutto per strada.
Tutto sbagliato? Attenzione, perché per evitare disagi, per tempo e su tutti i social oltre che a mezzo stampa Veritas aveva avvisato dell'agitazione ed aveva invitato a tenere i rifiuti a casa in particolare a Venezia, dove per segnalare il disservizio sono stati spediti oltre 3mila avvisi sui telefonini degli utenti iscritti al servizio.
A questi avvisi, però, molti non hanno dato seguito mettendo lo stesso le immondizie in strada. Difficile dire se si sia trattato di persone ignare come gli anziani, che non frequentano i social e non utilizzano il telefonino se non per telefonare, oppure le migliaia di ospiti paganti degli appartamenti a uso turistico, non avvertiti dai proprietari sul come fare. Certo è che tanti, a cominciare dalle aziende, non hanno ascoltato gli avvertimenti di Veritas e hanno lasciato tutto per strada con il risultato che tutti hanno visto.
Per oggi è stata annunciata una raccolta potenziata, ma senza la "differenziata", per accelerare i tempi. Anche in questo caso, gli appelli a non mettere fuori plastica e vetro assieme alle immondizie (già la carta di ieri non sarà riciclata) sono stati fatti, ma si riveleranno fatalmente inutili.
M.F.
© riproduzione riservata Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino