La città ha bisogno del ponte

La città ha bisogno del ponte
Bailey fino al 2018. Poi chissà... strada della Val dei Batti per il Castionese, passerella ciclopedonale a fianco del ponte della Vittoria, nuovo ponte stabile e definitivo....

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Bailey fino al 2018. Poi chissà... strada della Val dei Batti per il Castionese, passerella ciclopedonale a fianco del ponte della Vittoria, nuovo ponte stabile e definitivo. Tante le alternative che Palazzo Rosso sta passando al setaccio. Con una consapevolezza: un attraversamento del Piave dove oggi c'è il ponte provvisorio è utilissimo per la viabilità bellunese (non solo per quella di Belluno). Talmente utile che l'amministrazione comunale ha chiesto e ottenuto una proroga.

Il Bailey sarebbe andato in scadenza alla fine di quest'anno. Il contratto di affitto (già rinnovato nel 2013) termina il 31 dicembre. Poi, smantellamento e ripristino delle sponde. Invece, Palazzo Rosso ha strappato altri due anni di vita tecnica della struttura modulare (e quindi di affitto del ponte). Significa che fino al 31 dicembre 2018 il Bailey può rimanere al suo posto e portare da una parte all'altra del Piave circa 13mila mezzi ogni giorno. E poi? Di certo non si possono avere proroghe in eterno. Anche perché la vita tecnica di una struttura nata come provvisoria è limitata nel tempo. Ergo, bisogna pensare alle alternative. «Perché il Bailey è importante e continua ad avere flussi di traffico significativi» premette il sindaco Massaro.
Posto che è impossibile rendere stabile la struttura, Palazzo Rosso sta studiando quattro possibili alternative. «La prima sarebbe la più semplice, dal punto di vista del cittadino: costruire un ponte definitivo - spiega Massaro -. Ma costerebbe, secondo le prime stime che abbiamo fatto, circa 6 milioni di euro, più mezzo milione per lo smontaggio del Bailey. Con il sistema di finanza attualmente in vigore per i Comuni, non possiamo spendere una cifra simile. Dovremmo appoggiarci alla Regione, che al momento non pare avere tale disponibilità economica». Seconda ipotesi: rinnovare il contratto del Bailey anche dopo il 2018, in attesa di tempi migliori per la finanza pubblica. Terza strada: l'idea dell'ex assessore Salti. «Realizzare una passerella ciclopedonale a fianco del ponte della Vittoria, in modo da far tornare a doppio senso di marcia il vecchio ponte - continua Massaro -. Certo, dovremmo spendere un milione di euro per l'adeguamento strutturale del ponte della Vittoria».

La quarta ipotesi sta lontano dal Piave e non è un ponte. Bensì «una strada di collegamento tra il Castionese e la rotatoria del Col Cavalier, davanti al ponte Dolomiti», per portare da un'altra parte il flusso di traffico che oggi maggiormente insiste sul Bailey. Anche in questo caso, però, servono soldi sonanti. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino