La cattedra per il papa intagliata dagli scouts

La cattedra per il papa intagliata dagli scouts
Accoglierà Papa Francesco la speciale cattedra in legno che dominerà il grande palco che verrà allestito in occasione del raduno nazionale degli scout Agesci, in programma dal...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Accoglierà Papa Francesco la speciale cattedra in legno che dominerà il grande palco che verrà allestito in occasione del raduno nazionale degli scout Agesci, in programma dal 6 al 10 agosto a San Rossore (Pisa).

A realizzare il posto a sedere del celebrante durante la messa è stata la comunità RS del gruppo scout Mussolente1, a partire da un'idea dei capi Adriano Lollato, noto falegname del paese, e Fabiano Basso, con il coinvolgimento dei quaranta ragazzi del gruppo che vi hanno lavorato per settimane.
L'opera artigianale è un omaggio per il Centenario della Grande Guerra e nel contmpo vuole essere un appello alla pace. Essa poggia su due grandi radici di ulivo, simbolo dell'importanza della religione cattolica per la vita degli scout dell'Agesci e della necessità di andare in profondità, proprio come le radici, per comprendere a fondo la realtà.
Le due radici arrivano dal sud Italia e in qualche modo rendono onore ai tanti soldati che hanno perso la vita nel Grappa provenienti da quelle zone.
Esse sorreggono un altro grande tronco di castagno che arriva da Rasai, comune di Seren del Grappa, mentre a circondare la seduta è una fila di altri tronchi più sottili, presi ciascuno da una delle montagne in cui è stata combattuta la prima guerra mondiale (Monte Pasubio, Monte Tomba, Cima d'Asta...). Ogni tronco riporta appunto il nome del luogo di provenienza e vuole essere simbolo di forza: ma di una forza spesa non per fare la guerra, bensì per favorire la pace.
«Abbiamo costruito questa cattedra in oltre un mese di lavoro, nelle ore di tempo libero - racconta Adriano Lollato - per dare testimonianza del coraggio con cui tanti ragazzi hanno dovuto combattere in guerra, lasciando sogni, progetti e ideali. Il lavoro si è articolato nelle fasi di raccolta del legno allo stato grezzo, con la collaborazione entusiasta dei guardaboschi, scortecciatura, carteggio, verniciatura, intaglio e pirografia dei nomi». Insieme alla cattedra, gli scout del gruppo Mussolente1 hanno realizzato una grande lanterna in legno per l'altare e anche delle icone per l'ambone della chiesa a cielo aperto che ospiterà 35 mila persone a San Rossore: queste raffigurano gli animali che simboleggiano i quattro evangelisti e hanno preso vita grazie alla collaborazione di Mario Castellese e dell'intagliatore Piero Stragliotto.
A dare man forte agli scout con generosità e amicizia, sia nel lavoro che nella fornitura di pezzi e materiali come il cuscino della cattedra, sono state diverse realtà del paese di Mussolente.
«Dovendo presentarci al raduno affrontando il tema del coraggio - aggiunge il portavoce degli scout Alberto Favero - abbiamo provato a dare esempio del coraggio di essere cittadini impegnandoci anche nel sistemare e nel rendere praticabili dalla popolazione due sentieri storici e caratteristici del paese: quello che circonda il santuario della Madonna dell'Acqua, ed un altro che ruota attorno ai percorsi di guerra. Per noi sarà comunque una soddisfazione vedere la nostra cattedra ad una Route nazionale, un evento per noi importantissimo soprattutto per la presenza di papa Francesco».

La grande speranza ora è che a questo incontro sia presente il pontefice, ufficialmente invitato. Ma sulla sua presenza gli scout preferiscono mantenere una certa cautela. Ma solo per scaramanzia. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino