La Regione Veneto ha autorizzato il progetto di fusione della Casa paterna con l'istituto Santa Maria della Pietà di Venezia. Si concluderà in febbraio la la procedura di...
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Il sindaco di San Donà Andrea Cereser sottolinea come sia stato evitato il rischio di chiusura, che avrebbe messo fine all'istituto fondato nel 1883 e all'occupazione di 12 dipendenti, per cui «la sinergia con una realtà importante garantisce la prosecuzione dell'esperienza della Casa paterna e il suo rilancio, rispetto alla situazione critica che si è presentata a questa amministrazione e garantisce gli attuali standard occupazionali. Ringrazio il personale e il presidente della struttura per la collaborazione in questa operazione».
Il procedimento di fusione ha avuto il nulla osta da parte della Città metropolitana di Venezia e del Comune. Contraria una parte dell'opposizione, in particolare la lista Scegli civica, che suggeriva una fusione con la casa di riposo Monumento ai caduti di San Donà. Da registrara una spaccatura all'interno della maggioranza, con la consigliera Fabrizia Callegher (Gruppo Misto) che aveva votato contro l'ipotesi di fusione.
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Il Gazzettino