LA CAMPAGNA PORDENONE Dal 10 febbraio scattano le prenotazioni per la campagna

LA CAMPAGNA PORDENONE Dal 10 febbraio scattano le prenotazioni per la campagna
LA CAMPAGNAPORDENONE Dal 10 febbraio scattano le prenotazioni per la campagna vaccinale dedicata agli ultraottantenni. Dal 15 si iniziano le prime somministrazioni. La prima fase...

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LA CAMPAGNA
PORDENONE Dal 10 febbraio scattano le prenotazioni per la campagna vaccinale dedicata agli ultraottantenni. Dal 15 si iniziano le prime somministrazioni. La prima fase durerà fino al 15 marzo, poi le seconde dosi e il termine delle operazioni fissato per aprile. Sono i dettagli emersi nelle riunioni di ieri tra la Regione e gli Ordini dei medici. La fase due ha quindi delle date precise. Ci si prenoterà tramite i Cup o chiedendo informazioni alle farmacie. I vaccini (in provincia) saranno somministrati nei centri classici (quelli utilizzati per le vaccinazioni stagionali) e a domicilio per gli anziani che non possono muoversi. Gli ultraottantenni in regione sono 108mila e per ora è stimata la disponibilità di 78mila vaccini a febbraio. Ma le dosi aumenteranno di molto a marzo. In questa fase non entreranno in campo i medici di base, perché si procederà con i sieri di Pfizer e Moderna.

I DUBBI
Resta ancora incerta, invece, la partenza vera e propria della campagna di immunizzazione per la quale si dovrà utilizzare il vaccino di AstraZeneca, atteso nelle sue prime dosi in regione tra oggi e domani. La gestione commissariale dell'emergenza ha comunicato che sarà destinato a docenti, membri delle forze dell'ordine, personale delle carceri e detenuti. Ma al momento manca una lista delle priorità all'interno di queste categorie. Chi sono i pazienti più fragili? A chi dovrà essere data la precedenza? Tutte risposte che ad oggi mancano da parte del governo. Per questa ragione la Regione non può effettivamente partire con la fase due-bis, quella che dovrà correre parallela alla campagna di immunizzazione degli ultraottantenni. Il vaccino di AstraZeneca dovrebbe arrivare in 25mila dosi in questo mese. Gli under 55 (il siero è dedicato al momento solo a loro) che fanno parte delle categorie citate sono più di 82mila in regione. Si tratterà quindi di stilare delle priorità all'interno dei singoli gruppi, basandosi anche sui singoli livelli di rischio. Infine, in Fvg sono 140mila i pazienti fragili, considerando tutte le fasce d'età.
LA SPERANZA

Dopo l'ok del ministero della Salute, anche in Fvg sono attesi gli anticorpi monoclonali, alleati del vaccino nella guerra al Covid. Lo hanno annunciato il presidente Massimiliano Fedriga e il vice Riccardo Riccardi. «Sulla base delle indicazioni dell'Aifa e del parere del Consiglio superiore di sanità - hanno spiegato Fedriga e Riccardi - il ministro della Salute ha firmato il decreto che autorizza la distribuzione, in via straordinaria, degli anticorpi monoclonali. Ciò avrà conseguenze positive anche in Friuli Venezia Giulia. Il loro utilizzo era infatti già oggetto di approfondimento in uno studio multicentrico in cui erano coinvolte le infettivologie delle nostre tre Aziende sanitarie. Pertanto la firma del decreto da parte del ministro implicherà che potremo utilizzare anche nella nostra regione, con le modalità previste dalle disposizioni nazionali, questa cura che insieme ai vaccini, ci darà una possibilità in più per contrastare il Covid in regione».
M.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino