La "Bottega del pane" e la mitica pizzetta Beltrame compiono 40 anni

La "Bottega del pane" e la mitica pizzetta Beltrame compiono 40 anni
BASSANO - Ha festeggiato in questi giorni i 40 anni di attività la "Bottega del pane" di piazza Libertà, che con le sue delizie è diventata nel tempo un punto di riferimento...

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BASSANO - Ha festeggiato in questi giorni i 40 anni di attività la "Bottega del pane" di piazza Libertà, che con le sue delizie è diventata nel tempo un punto di riferimento per tanti bassanesi, nonché attrazione dei visitatori. Tutto è nato nel 1974 con un piccolo forno per la panificazione e la scelta di puntare sulla qualità, a partire dagli ingredienti per il pane. L'attività si è poi consolidata anche nella produzione di dolci da forno e di altri prodotti che ad oggi sono considerati "tipici" dello storico centro di Bassano: idee sempre innovative, dalle quali sono nati veri e propri brand come la "pizzetta Beltrame", senza dimenticare i dolci della tradizione come panettoni, colombe, focacce, ciambelloni, oltre che la biscotteria, la pasticceria da forno e naturalmente il pane.

La ricorrenza è stata festeggiata dalla titolare Dolores Contarin con i figli Boris e Francesca Beltrame, i tre soci dell'azienda, insieme a storici collaboratori e ai 25 dipendenti attuali, che lavorano tra il laboratorio artigianale di via Zaccaria Bricito e il negozio, una la bomboniera situata all'angolo tra piazza Libertà e piazzotto Montevecchio. Per l'occasione è stata celebrata una messa di ringraziamento dall'abate monsignor Renato Tomasi presso la cappella del Centro giovanile, prima di una visita culturale in una tenuta privata e del pranzo conviviale. «Per noi è una soddisfazione immensa quella di avere conquistato sia i bassanesi che i turisti - spiega la signora Dolores - e per questo devo ringraziare di cuore tutti i clienti che restituiscono l'amore che mettiamo nel nostro lavoro, con apprezzamenti arrivati da tutta Italia e anche dall'estero. Anche per questo abbiamo scelto di tenere aperto pure la domenica: un sacrificio che in molti ci hanno chiesto e che da tempo facciamo volentieri, proprio per il rapporto speciale che abbiamo con la nostra città».
Giovanni Guarise

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Il Gazzettino