La benedizione dei gondolini e l'omaggio a Marco Zennaro

La benedizione dei gondolini e l'omaggio a Marco Zennaro
LA TRADIZIONEVENEZIA La Regata Storica si tinge di verde. Lo ha comunicato ieri pomeriggio, durante la benedizione dei gondolini, lo stesso Giovanni Giusto, consigliere delegato...

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LA TRADIZIONE
VENEZIA La Regata Storica si tinge di verde. Lo ha comunicato ieri pomeriggio, durante la benedizione dei gondolini, lo stesso Giovanni Giusto, consigliere delegato alla Tutela delle Tradizioni. «Quest'anno alla regata mancherà una persona - ha spiegato - Il nostro amico Marco Zennaro. L'imprenditore veneziano è sempre stato molto legato alla voga, tanto da aver partecipato alla storica in caorlina. È ancora trattenuto in Sudan. Io userei il termine prigioniero. Perciò le barche della Regata Storica domenica porteranno a prua un fiocco verde, per far capire a Marco che Venezia lo attende e sensibilizzare il mondo sulla sua vicenda». Un'idea promossa dall'amico di Zennaro, Claudio Carrettin, suggerita da Davide Vianello ed abbracciata dai regatanti. Carrettin ha seguito fin dai primi giorni le vicissitudini dell'imprenditore e vicepresidente della remiera Francescana. I vogatori di qualche remiera, oltre al fiocco verde, indosseranno magliette con il volto di Zannaro e la dicitura Marco libero. Fra i regatanti presenti alla Benedizione dei gondolini e delle fasce da regata, davanti alla basilica della Salute, si percepiva già la tensione della gara e molti sono stati restii a parlare. «Sulla Regata Storica non si possono fare pronostici - ha sibilato Chiara Curto - è una regata a parte. Eppure è anche semplice: si parte, si corre, si gira il paleto e si arriva al traguardo alla machina. Tutto lì». In rappresentanza del sindaco, Giovanni Giusto ha fatto notare come per vogare in Canal Grande ci vogliano anni di allenamenti e di sacrifici. «Ancora una Regata Storica ha concluso - non per fare finta di ciò che eravamo, ma per mostrare chi siamo». «Con la Regata Storica vogliamo rilanciare la città - ha affermato Piero Rosa Salva, amministratore delegato di Vela - Ringrazio gli sponsor che, malgrado il non facile momento economico, hanno voluto essere presenti e sostenere questo evento. Ci siamo impegnati moltissimo per garantire l'organizzazione ed applicare le norme anti Covid». La facciata della basilica era in restauro, ma ci hanno pensato i multicolori gondolini, ormeggiati davanti al tempio, a garantire un'adeguata scenografia alla cerimonia. Don Enzo Piasentin, padre spirituale del seminario patriarcale, ha benedetto barche e stoffa: «Solo cose - ha detto - prima che l'uomo doni loro significato ed essenza. Anche il più forte campione si pone domande sull'esistenza e sente la presenza di Dio». Come tradizione, il più vecchio regatante in gara offre i fiori alla Madonna, deponendoli sul suo altare: quest'anno è toccato a Guglielmo Marzi.

Tullio Cardona
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino