I FERITIPADOVA Stabili e sempre gravi, in prognosi riservata. Sono queste le condizioni di Sergiu Todita, 39 anni, moldavo, ricoverato a Cesena con ustioni su 100% del corpo;...
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PADOVA Stabili e sempre gravi, in prognosi riservata. Sono queste le condizioni di Sergiu Todita, 39 anni, moldavo, ricoverato a Cesena con ustioni su 100% del corpo; Marian Bratu, 43 anni, di origine rumene, anche lui nelle stesse condizioni del collega di lavoro, e ricoverato a Padova e David Frederic Gerard Di Natale, 39 anni, italo-francese, ora su un letto dell'ospedale di Verona con il corpo coperto al 70 per cento da ustioni.
Sono i tre lavoratori dello stabilimento di riviera Francia delle Acciaierie Venete, investiti domenica 13 maggio dal calore e dagli schizzi di novanta tonnellate di acciaio fuso cadute a terra per colpa, sembra da una prima ricostruzione dello Spisal, di un perno che doveva reggere la siviera in cui era contenuto l'acciaio fuso e che invece si è rotto, facendo precipitare il contenuto incandescente.
Un incidente che ha riportato al centro del dibattito sindacale la sicurezza nei luoghi del lavoro, e nella metalmeccanica in particolare, dando la stura ad una settimana di scioperi e manifestazioni.
Per tutta la settimana scorsa gli operai dello stabilimento di riviera Francia non sono entrati in fabbrica, ancora sotto sequestro. Una giornata di sciopero l'hanno osservata anche i lavoratori degli altri stabilimenti delle Acciaierie Venete, lunedì 14 maggio, mentre venerdì scorso i metalmeccanici del Veneto hanno incrociato le braccia per quattro ore, dando vita ad un presidio di due ore di fronte ai cancelli di riviera Francia. E anche questa settimana si annuncia calda sul fronte scioperi e manifestazioni.
L'appuntamento clou è previsto per sabato in piazza dei Signori, a Padova, quando andrà in scena lo sciopero generale e regionale dei metalmeccanici del Veneto. Il tema, sempre quello: far sentire la propria voce per la sicurezza in azienda.
Potere al popolo giovedì sera, dopo una manifestazione, ha rinominato piazza dei Signori, trasformandola in Piazza dei lavoratori e delle lavoratrici per sensibilizzare la cittadinanza.
N.M.
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Il Gazzettino