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PORDENONE La rassegna estiva organizzata dal Comune è in cantiere, e dovrà districarsi tra quelli - fisici - disseminati in tutta la città. Non ha ancora un nome o un titolo, ma si sa già che toccherà le principali piazze del capoluogo. Compresa piazza Risorgimento, verrebbe da pensare. E invece la decisione non è ancora stata presa. La mano pubblica è l'unica che a questo punto del percorso potrebbe salvare l'estate della piazza maledetta, ma l'assessore alla Cultura, Pietro Tropeano, non pronuncia parole di speranza: «Ovviamente - premette - siamo aperti a tutte le soluzioni. Il festival estivo si vorrebbe che toccasse tutte le piazze principali della nostra città, ma le proposte devono essere appoggiate con i fatti dagli attori principali». E sottinteso, i commercianti della zona. «Portare un evento comunale anche in piazza Risorgimento è sicuramente un obiettivo. Ma al momento non c'è nulla di certo. Siamo aperti al dialogo, ma sul nostro tavolo devono arrivare idee concrete. Portare un concerto o una serata in piazza Risorgimento? Stiamo valutando, qualcosa di interessante c'è sempre e di certo non staremo a guardare. Bisogna anche calcolare che tra un evento e l'altro devono passare almeno dieci giorni».
Qui entrano in gioco le dinamiche legate al rispetto della quiete pubblica, anche se in piazza Risorgimento ci si attende il varo di un'operazione in grado di defibrillare un angolo della città che oggi annaspa, non l'ennesima querelle sul rumore. E la rassegna estiva del Comune, che in questi giorni è sul tavolo dell'assessore Tropeano, in questo momento sembra essere l'unica speranza per salvare una bella stagione lenta a partire, e non solo dal punto di vista delle temperature.
M.A.
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Il Gazzettino