L'Ulss 16 pensiona il "re" degli anestesisti

L'Ulss 16 pensiona il "re" degli anestesisti
L'Ulss 16 mette in pensione Baldo Licata. Licata responsabile del reparto di Anestesia del Sant'Antonio, è anche una figura storica della destra padovana con qualche...

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L'Ulss 16 mette in pensione Baldo Licata. Licata responsabile del reparto di Anestesia del Sant'Antonio, è anche una figura storica della destra padovana con qualche "incursione" nel mondo letterario. È infatti amico fraterno dello scrittore e polemista Pietrangelo Buttafuoco (siciliniassimo come lui) a cui avrebbe ispirato più di qualche pagina dei suoi romanzi. Salvo imprevisti, a partire dal prossimo luglio, il noto medico di origine siciliana dovrebbe dunque andare in pensione. A metterlo nero su bianco una delibera dell'Ulss 16 dello scorso 9 gennaio firmata dal direttore generale Urbano Brazzale. Delibera in cui si spiega che l'Ulss, in virtù della legge 114 dell'11 agosto 2014, ha la facoltà di ricorrere alla risoluzione unilaterale del contratto nei confronti dei dipendenti che abbiano maturato i requisiti pensionistici. A seguire si spiega che Baldassare Licata, a decorrere dal 31 gennaio 2015 questi requisiti li avrà maturati. Non solo. Per giustificare il provvedimento si aggiunge che negli ultimi tempi l'Ulss ha avviato un processo di riorganizzazione dell'azienda che ha comportato e comporta l'ottimizzazione dell'utilizzo del personale, all'interno di una programmazione aziendale e regionale che esige il contenimento dei costi del personale e la progressiva riduzione delle dotazioni organiche. Tutto ciò premesso, si delibera di procedere alla risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro e del contratto con Licata che dovrà lasciare il suo posto di lavoro entro sei mesi. Insomma, uno dei medici più conosciuti in città rischia di dire addio al camice bianco.

Ma, il diretto interessato come commenta questo pensionamento? «Sulla questione non so nulla di preciso, adesso mi scusi, ma devo entrare in sala operatoria» ha spiegato ieri pomeriggio frettolosamente Licata. Tra i suoi colleghi però, qualcuno scommette che, alla fine, nonostante la delibera, il numero uno degli anestesisti del Sant'Antonio rimarrà lì al suo posto ancora per qualche anno. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino