L'UDIENZA VENEZIA L'ordinanza di custodia cautelare dell'operazione Papillon

L'UDIENZA VENEZIA L'ordinanza di custodia cautelare dell'operazione Papillon
L'UDIENZAVENEZIA L'ordinanza di custodia cautelare dell'operazione Papillon regge al Riesame. I primi sei imputati che hanno discusso le rispettive posizioni di fronte ai giudici...

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L'UDIENZA
VENEZIA L'ordinanza di custodia cautelare dell'operazione Papillon regge al Riesame. I primi sei imputati che hanno discusso le rispettive posizioni di fronte ai giudici del tribunale di Venezia si sono visti respingere i ricorsi con i quali avevano chiesto di poter tornare in libertà. Restano in carcere, dunque, Marco Padovani, 70 anni, di Padova, Antonio Guerrieri, 72 anni, di San Donà, Luca Livieri, 59 anni, di Dolo, Alessandro Duse, 59 anni, di Venezia, Riccardo Cargnelli, 63 anni, di Venzia e Flora Stecca, 47 anni, di Padova, difesi dagli avvocati Vanzetti, Drusian, Menon e Laura Tedeschi). Il presunto boss dell'organizzazione criminale, Gilberto Boatto detto Lolli, 80 anni, (avvocato Giorgio Pietramala) ha invece deciso di impugnare direttamente in Corte di Cassazione, contestando soltanto l'esistenza di gravi esigenze cautelari a fronte dell'età avanzata del suo assistito.

UNO SOLO LIBERATO
L'unico a tornare in libertà è stato il padovano Nicola Marampon, 60 anni, (avvocato Tognon) per il quale il Riesame ha annullato la misura cautelare, relativa alla sola accusa di spaccio di sostanze stupefacenti. Le motivazioni saranno depositate entro 45 giorni.
Nel frattempo, nell'udienza di lunedì 20 dicembre, è stata fissata la discussione dei ricorsi presentati da numerosi altri indagati. Non si è rivolto al riesame uno dei principali accusati, l'imprenditore nel settore dei trasporti turistici lagunari, Loris Trabujo: i carabinieri del Ros hanno raccolto contro di lui un gran numero di prove, grazie soprattutto alle intercettazioni ambientali e telefoniche durate per parecchi mesi e, di conseguenza la difesa (avvocatessa Pattarello) ha preferito non rischiare un pronunciamento dei giudici che potrebbe pesare in vista del futuro processo.

Nei giorni scorsi Anna Pegoraro, ex compagna di uno dei principali indagati, Paolo Pattarello, e moglie di Roberto Sorato (un altro degli arrestati), ha avuto problemi cardiaci ed è stata ricoverata in ospedale.(gla)
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Il Gazzettino