L'orgoglio del Treviso e un passaggio in avanti allo scadere non visto dall'arbitro

L'orgoglio del Treviso e un passaggio in avanti allo scadere non visto dall'arbitro
L'orgoglio del Treviso e un passaggio in avanti allo scadere non visto dall'arbitro impediscono alla FemiCz Rugby Rovigo di ripetere l'impresa della scorsa estate contro i Leoni...

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L'orgoglio del Treviso e un passaggio in avanti allo scadere non visto dall'arbitro impediscono alla FemiCz Rugby Rovigo di ripetere l'impresa della scorsa estate contro i Leoni della Marca. Al Battaglini ieri i biancoverdi si sono imposti in amichevole 35-31. Ma non c'è molto spazio per i rimpianti e il dispiacere in casa rossoblù, perchè i motivi per sorridere sono molti.

Seppur privi di molti big, gli uomini di Casellato hanno faticato non poco per avere la meglio su un Rovigo mai domo, capace di rispondere colpo su colpo ai quotati avversari di Pro12 e di tenere in mano le redini del gioco praticamente per tutta la prima frazione di gioco. E dire che per i padroni di casa le cose si erano messe male dopo 4' con la classica meta dell'ex Andrea De Marchi a rendere in salita il match. A rimettere in carreggiata i Bersaglieri non poteva che essere l'ormai consolidato «carrettino»: addirittura tre le marcature messe a segno dal maul rodigino nel primo tempo, una con Zanini, Ferro e Boggiani. A favorirle anche l'inferiorità numerica del Treviso (giallo a Pratichetti per antigioco), che comunque è riuscito a varcare la linea anche con Lucchese nell'unica vera accelerazione dei primi 40'.
I biancoverdi iniziano la ripresa con altro piglio. Dopo due minuti sono già oltre la linea con Naudè dopo buona conquista in touche dentro i ventidue. Ma Rovigo non si scompone. I rossoblù sono presenti nei punti d'incontro, muovono molto l'ovale e, anche se prendono qualche calcio contro di troppo, non sfigurano affatto nel confronto in mischia chiusa.

Tra il 62' e il 64' il Battaglini inizia addirittura a sognare grazie alle mete di Bernini (arrivata neanche a dirlo grazie al drive) e Quaglio (anche qui si parte dal maul prima delle altre fasi). Treviso attende, sornione. Ne ha ancora. A riaccenderlo ci pensa Ambrosini che, infilandosi nella sfilacciata retroguardia rossoblù lancia in meta Budd dopo la mezzora. Resta il tempo per l'ultima marcatura al largo di Pratichetti, del sorpasso, viziata da un avanti grosso così. Ma che non cambia poi molto il bilancio di un match che lascia qualche interrogativo ai biancoverdi e tante certezze ai Bersaglieri.
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Il Gazzettino