«L'Ordine dei Biologi è no vax» a Pavia stop agli esami di Stato

«L'Ordine dei Biologi è no vax» a Pavia stop agli esami di Stato
LA DECISIONE ROMA Condanna nei confronti dell'Ordine Nazionale dei Biologi, il cui presidente Vincenzo D'Anna continua a promuovere convegni con esponenti no vax, oltre ad aver...

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LA DECISIONE
ROMA Condanna nei confronti dell'Ordine Nazionale dei Biologi, il cui presidente Vincenzo D'Anna continua a promuovere convegni con esponenti no vax, oltre ad aver aperto le casse dell'ordine stesso per finanziare le analisi del gruppo Corvelva. La protesta parte dall'università di Pavia, i cui biologi non parteciperanno alle commissioni di esame per l'ammissione all'Ordine.

Alla base della decisione, spiega Marco Biggiogera, direttore del dipartimento di Biologia, ci sono proprio le posizioni espresse da D'Anna, già stigmatizzate ad esempio dall'università di Padova.
INDISPONIBILITÀ
«Questo spostamento verso un lato non scientifico da parte di un ordine che invece dovrebbe seguire la scienza è incomprensibile - afferma Biggiogera -. Negli ultimi tempi c'è proprio una deriva, basta aprire il periodico dell'Ordine per trovare prese di posizione difficili da giustificare. A questo si aggiunge la decisione di far iscrivere a forza tutti i biologi all'Ordine, anche quelli che non esercitano la professione».
I docenti del Dipartimento di Biologia e Biotecnologie, spiega il Direttore, hanno deliberato di non essere più disponibili a formare le commissioni dell'esame di stato per l'abilitazione alla professione di biologo. «Questo formalmente non blocca gli esami, ma sarà molto difficile che l'Ordine trovi dei membri esterni - sottolinea -. Speriamo che anche altri seguano il nostro esempio, sarebbe un segnale importante».
«Come rappresentanti - spiega ad esempio l'Unione degli Universitari (Udu) di Pavia - siamo consapevoli del disagio che questa scelta possa comportare nei confronti dei laureati del nostro territorio, ma riteniamo questa decisione un forte e necessario segnale nei confronti di istituzioni che si allontanano sempre più da posizioni sostenute da evidenze scientifiche».

Favorevole alla protesta anche Carlo Alberto Redi, decano del dipartimento di Biologia e uno dei più importanti genetisti italiani. «È una forma di protesta che condivido pienamente - afferma».
S.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino